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Resta incastrato nella canoa per oltre un’ora e muore a 14 anni: “Soccorsi inadeguati”

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Incastrato nella canoa per un’ora, morto 14enne: “Soccorsi inadeguati”

Andrea Demattei, 14 anni, è morto dopo essere rimasto incastrato in acqua con la canoa per oltre un’ora. I soccorsi sono arrivati quando era ormai tardi. Lo riporta Fanpage.

S&D

Andrea si stava allenando nel fiume Entella a Genova, durante un’uscita organizzata con un istruttore e altri quattro compagni. La sua canoa ha impattato contro un tronco e si è ribaltata. Il 14enne è rimasto incastrato nell’imbarcazione senza possibilità di liberarsi.

Il suo istruttore si è lanciato subito nel fiume per prestare i primi soccorsi: ha tenuto Andrea con la testa fuori dall’acqua per evitare che annegasse, ma quella posizione è stata mantenuta per oltre un’ora. Il 14enne è deceduto ieri, 17 gennaio dopo quattro giorni di lotta tra la vita e la morte. Era arrivato in gravi condizioni all’ospedale Gaslini il 12 gennaio scorso. I genitori hanno disposto la donazione degli organi.

Sul caso indaga la magistratura che ipotizza il reato di omicidio colposo. Il dubbio è che le acque del fiume Entella fossero navigabili dopo la piena e se la canoa utilizzata da Andrea fosse idonea.

La famiglia di Andrea ora chiede di fare luce sull’arrivo tardivo dei soccorsi. Sono convinti che un maggiore coordinamento in quei momenti avrebbero evitato l’aggravarsi delle condizioni del figlio. Anche lo zio accusa sui social i soccorsi.

“Ci tenevo a precisare che Andrea è stato un leone ed ha combattuto in acqua per un tempo infinito, con lui, il suo istruttore, al quale va tutta la nostra riconoscenza; tenendogli la testa fuori dall’acqua, lo ha difeso dalla possibilità di bere. Andrea è arrivato al Gaslini senza bere una goccia d’acqua e con tutte le ossa integre senza un minimo di trauma fisico. Andrea è morto di freddo”, sostiene lo zio, citato da Fanpage.it.

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