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Famiglia investita sul marciapiede, il nonno superstite: “Sono un miracolato, la conducente è un’assassina”

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Famiglia investita sul marciapiede, il nonno superstite: “Sono un miracolato, la conducente è un’assassina”

“Io sono vivo solo perché camminavo un po’ più indietro”. A parlare è Lucio Potente, uno dei sopravvissuti all’incidente che giovedì pomeriggio ha causato la morte di tre persone, tra cui un bambino di due anni. Il 68enne stava passeggiando con la sua famiglia a Santo Stefano di Cadore, nel bellunese, quando un’Audi li ha travolti. Alla guida la 31enne tedesca Angelika Hutter, che non ha saputo spiegare agli inquirenti il motivo dell’incidente.

A perdere la vita è stato un bambino di due anni, Mattia, il padre Marco Antoniello, 47 anni, e la nonna Mariagrazia Zuin, di 64 anni. Colpita solo di striscio la madre, Elena, 42 anni, mentre l’altro nonno, Lucio Potente, ha accusato un malore dopo aver assistito alla tragedia. “Ha ucciso il mio nipotino”, ha detto al Corriere del Veneto il 68enne ex portiere di calcio e allenatore, molto noto a Mestre e Jesolo. “Mia figlia Elena l’hanno colpita e ora è qui ferita, all’ospedale. È disperata. Dice che non vuole vivere”, ha aggiunto. “Le hanno portato via tutti gli affetti più cari: sua mamma, Mariagrazia, che teneva in piedi tutta la baracca, il marito e il suo piccolo”.

La famiglia si trovava in villeggiatura nella seconda casa di Comelico. Stava passeggiando sul marciapiede di via Udine, quando è stata colpita dall’Audi che viaggiava nella stessa direzione di marcia.

“Camminavamo sul marciapiede in fila indiana e ho sentito solo un rumore, come di un missile ‘Fiuuuuuu’. Poi un silenzio agghiacciante e il sangue sparso ovunque”, il racconto riportato dall’Ansa. “Io sono un miracolato solo perché ero un pò più indietro per chiudere la fila e sorvegliare i miei due nipotini, uno nel passeggino e l’altro su una biciclettina. Ci ha presi mentre camminavamo sul marciapiede, è un’assassina”.

Lucio Potente, ex portiere di Favaro, Mestrina, Martellago, Chioggia e Rovigo, risiede con la famiglia a Ca’ Solaro (nella municipalità di Favaro Veneto), dove è molto conosciuto. La moglie Mariagrazia era andata in pensione tre anni fa, poco dopo il marito, dopo aver lavorato come impiegata amministrativa dell’Usl 3.

Come segno di lutto, il sindaco di Favaro Veneto, Marco Bellato, ha comunicato l’annullamento della Festa della Trebbiatura di Ca’ Solaro programmata per domenica prossima. “Ci stringiamo alla famiglia per questa tragedia che ha colpito il nostro territorio ora è il momento del dolore. Una preghiera per queste tre vittime innocenti”, ha detto Bellato.

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