Donna carbonizzata a Brescia, confessa l’ex amante del marito: “Volevo solo un chiarimento”
La vittima, 42 anni, è scomparsa giovedì pomeriggio. Il giorno dopo il ritrovamento del cadavere, riconosciuto dal marito grazie alla fede nuziale e a un tatuaggio
La mattina di oggi, domenica 20 gennaio, ha confessato Chiara Alessandri, la donna fermata per l’omicidio di Stefania Crotti, la donna uccisa a Gorlago, in provincia di Bergamo. Il cadavere di Crotti, 43 anni, è stato trovato venerdì nelle campagne tra Erbusco e Adro, nella Franciacorta, in provincia di Brescia.
Dopo le 5 ore di interrogatorio di ieri stamattina ha confessato Chiara Alessandri, 44 anni, ex amante del marito della vittima, accusata di omicidio e distruzione di cadavere. “Volo solo un chiarimento”, ha provato a difendersi la donna.
Secondo le prime indagini Crotti è stata colpita in testa con una martellata e poi bruciata. Forse, ma sarà l’autopsia e a stabilirlo, quando era ancora viva. L’omicidio sarebbe avvenuto probabilmente lo stesso giorno della scomparsa della donna, giovedì-
Alessandri non si sarebbe rassegnata alla fine della sua storia con Stefano Del Bello, marito della vittima, per questo avrebbe cercato vendetta.
Per ore è stato sotto interrogatorio anche un uomo la cui posizione al momento è al vaglio degli inquirenti.
È stato il marito di Stefania Crotti, Stefano Del Bello, a denunciare la scomparsa della moglie, di cui non si avevano più notizie dopo la sua uscita dal lavoro, a Cenate Sotto, dov’era impiegata. L’uomo ha anche lanciato un appello sulla propria pagina Facebook. Da quel momento sono partite le ricerche, anche se in un primo momento è stata avanzata l’ipotesi di un allontanamento volontario.
Il giorno dopo, però, a Erbusco (circa mezz’ora di distanza da Gorlago) un ciclista ha trovato un cadavere carbonizzato in un sentiero sterrato. Sotto shock, l’uomo ha subito avvertito i carabinieri di Chiari.
Accorsi sul posto, i carabinieri hanno subito escluso che la donna fosse stata trasportata tra le vigne della Franciacorta dopo essere stata uccisa. Nessuno, nella via Lovera (dove è stato ritrovato il cadavere) si è accorto di nulla.
Stefano Del Bello, marito della donna, è stato così convocato dagli investigatori. Stefania Crotti è stata identificata grazie a uno dei due anelli che portava su una mano, tra cui la fede nuziale, e grazie a un tatuaggio.