Delitto di Novi Ligure, Omar Favaro a processo per violenze all’ex moglie

Omar Favaro, l’uomo condannato a 14 anni di reclusione per il delitto di Novi Ligure, tornato in libertà nel 2010, deve fronteggiare ora un nuovo processo da imputato. È accusato di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia nei confronti dell’ex moglie, che si è costituita parte civile.
La Procura di Ivrea, in provincia di Torino, gli contesta botte, insulti, minacce e violenza fisica e psicologica nei confronti della donna: in tutto una ventina di episodi, che sarebbero avvenuti tra il 2019 e il 2021.
L’ex moglie ha raccontato agli inquirenti di essersi sentita rivolgere frasi come “Ti sfregio con l’acido” e “Ti riduco in sedia a rotelle”.
Ieri, martedì 21 gennaio, si è tenuta l’udienza preliminare del processo al tribunale di Ivrea. Secondo quanto riferisce l’Ansa, sono in corso delle trattative tra le parti che potrebbero portare a riti alternativi. Per questo il procedimento è stato rinviato al prossimo 18 marzo.
Omar Favaro e l’ex moglie si sono conosciuti sui social una decina d’anni fa: dopo essersi sposati, hanno avuto una figlia, che oggi vive con la madre.
Il 21 febbraio 2001 Favaro, all’età di 17 anni, uccise insieme alla fidanzata sedicenne Erika De Nardo la madre e il fratellino di lei con 97 coltellate.
Condannato a 14 anni di carcere, l’uomo è tornato in libertà nel marzo 2010 a seguito dei benefici dell’indulto e di sconti riconosciutigli per la buona condotta.
Erika De Nardo, condannata a 16 anni di reclusione, è stata scarcerata nel dicembre 2011: in carcere si è laureata in filosofia nell’aprile del 2009. Uscita di prigione, la donna si è dichiarata innocente, attribuendo a Omar l’intera responsabilità della strage di Novi.