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    Liguria, Umbria, Abruzzo, Toscana e Basilicata in zona arancione. Oggi si decide per la Campania

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 9 Nov. 2020 alle 19:02 Aggiornato il 10 Nov. 2020 alle 06:45

    Covid, cinque nuove Regioni diventano zone arancioni

    Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria: sono queste le cinque nuove Regioni che diventeranno zone arancioni a partire da mercoledì 11, come stabilisce l’ordinanza che il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà in serata sulla base dell’ultimo report dell’Iss e del ministero della Sanità sull’epidemia di Covid-19 in Italia. Secondo i 21 parametri (leggi quali sono) con i quali il ministero della Salute ha deciso le aree di rischio, dunque, in cinque Regioni c’è la necessità di alzare il livello di guardia, imponendo nuove e più restrittive misure anti-contagio (qui lo schema delle restrizioni per ogni fascia). La giornata di domani, sempre a quanto si apprende, sarà interamente dedicata alla situazione della Regione Campania.

    Tutte e cinque le Regioni erano state inserite nella zona gialla, quella che prevede misure di base uguali per tutti, ovvero chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno, didattica a distanza per gli studenti dei licei, chiusura delle università, chiusura di mostre e musei, chiusura di bar e ristoranti alle 18 divieto di circolazione dalle 22 alle 5 del mattino.

    Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria diventano “arancioni”: cosa cambia

    Le cinque nuove Regioni entrate a far parte delle zone arancioni vanno ad aggiungersi a Puglia e Sicilia. Ma che cosa cambia per Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria? In queste Regioni a partire da mercoledì 11 novembre scatteranno misure più restrittive, che prevedono la chiusura di bar e ristoranti 7 giorni su 7. L’asporto, invece, sarà consentito fino alle 22, mentre non vi saranno limitazioni per le consegne a domicilio. Inoltre saranno vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità.

    Resta ovviamente valido anche per le zone arancioni il divieto di circolazione dalle 22 alle 5 del mattino, la chiusura di mostre e musei, la didattica a distanza per gli studenti dei licei, la chiusura dei centri commerciali nei festivi e nei prefestivi, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno, la sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

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