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    Scuola, dalla mascherina all’autocertificazione: oggi il Cts approva le nuove linee guida

    Credit: Pixabay
    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 31 Ago. 2020 alle 08:25

    Coronavirus, riapertura scuole: oggi riunione decisiva del Cts sulle linee guida

    Nel pomeriggio di lunedì 31 agosto, il Cts si riunisce per mettere a punto le linee guida anti-Coronavirus in vista della riapertura delle scuole. Una volta redatte, le regole verranno presentate a governo e Regioni, che dovranno dare il loro ok definitivo. Sulla scuole sia l’esecutivo che anche lo stesso Comitato Tecnico Scientifico si giocano una fetta importante di credibilità soprattutto se i contagi dovessero aumentare in modo esponenziale una volta che la campanella tornerà a suonare per gli studenti. Di seguito, alcune delle proposte che potrebbero diventare definitive nel pomeriggio, una volta conclusa la riunione del Cts.

    Riapertura scuole: quando va indossata la mascherina

    È senza dubbio uno dei punti più spinosi delle linee guida anti-Coronavirus sulle scuole. Di certo, al momento, c’è che i bambini da o a 6 anni non dovranno indossarla. Ma cosa succede ai più grandi? Sicuramente gli studenti dovranno indossare la mascherina, anche di stoffa, quando entrano ed escono da scuola, quando si recano in bagno o alla mensa. Una volta in classe, potranno toglierla, a patto che si rispetti un metro di distanza tra un banco e un altro. Non è detto, però, che questa regole valga per tutti. Secondo La Repubblica, infatti, il Cts starebbe valutando l’opportunità di rendere obbligatoria sempre la mascherina per gli studenti del liceo, più adulti e più propensi ad accettare le regole.

    L’idea, dunque, sarebbe quella di permettere agli studenti di elementari e medie di abbassare le mascherine una volta seduti al banco e di far indossare sempre le mascherine, anche quando vi sia un metro di distanza tra i ragazzi, agli alunni delle superiori. Gli insegnanti, invece, dovranno indossare mascherine chirurgiche o anche mascherine trasparenti, che permettono agli altri di vedere labiale ed espressione del volto. Ai docenti, comunque, sarà permesso di togliere la mascherina durante le spiegazioni a patto che vi sia una distanza di 2 metri tra la cattedra e la prima fila di banchi. Se uno degli alunni, specialmente i più piccoli, dovesse avere un problema, l’insegnante si può avvicinare, rigorosamente con la mascherina, a patto che si lavi le mani subito dopo.

    Linee guida anti-Coronavirus del Cts per le scuole: l’idea dell’autocertficazione

    A preoccupare gli esperti sono in particolar modo gli alunni più grandi, soprattutto per le attività e di conseguenza i contatti che possono avere nel resto della giornata. Bocciata l’idea dei tamponi a tappeto (solo nelle superiori ci sono 2.5 milioni di studenti), il Cts potrebbe fare sua la proposta lanciata da Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, il quale ha chiesto che venga introdotta un’autocertificazione, firmata dai genitori dei ragazzi, in cui si dichiara che l’alunno nei precedenti 15 giorni non è stato a contatto con persone malate, non ha viaggiato in Paesi a rischio e non è in quarantena.

    Educazione fisica: meglio all’aperto, no a sport di contatto

    Un altro capitolo delle linee guida anti-Coronavirus sulle scuole è dedicato all’ora di educazione fisica. L’idea del Cts è quella di privilegiare gli spazi aperto, lì dove è possibile, mentre se l’ora di educazione fisica si terrà in palestra “dovranno essere garantiti adeguata areazione e un distanziamento interpersonale di almeno due metri”. Così come sottolinea il Corriere della Sera, sono sconsigliati i giochi di squadra e di gruppo “mentre sono da privilegiare quelli individuali”. Durante l’ora di educazione fisica la mascherina non andrà indossata, mentre i docenti potranno indossare la mascherina chirurgica.

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