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    Coronavirus, scontro tra Viminale e Regioni per il si alla passeggiata dei bambini: “Scelta irresponsabile, così si dà un messaggio sbagliato”

    La circolare inviata dal ministero dell'Interno ai prefetti ha scatenato la rabbia dei governatori di alcune regioni, tra cui Lombardia e Campania

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 1 Apr. 2020 alle 08:40 Aggiornato il 1 Apr. 2020 alle 08:58

    Coronavirus: scontro tra Viminale e Regioni per il sì alla passeggiata con i bambini

    Attraverso una circolare inviata nella giornata di mercoledì 31 marzo ai prefetti, il Viminale ha autorizzato la passeggiata dei bambini purché in compagnia di un solo genitore e nei pressi della propria abitazione: una decisione che ha provocato uno scontro con le Regioni, che si sono dette contrarie a questa interpretazione della norma anti Coronavirus. Quella invitato ai prefetti, infatti, non è una nuova misura, ma bensì un chiarimento sull’interpretazioni delle misure restrittive già in vigore. Per il Viminale, dunque, è “da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione”.

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    Il chiarimento del Viminale risponde alle tante domande arrivate negli ultimi giorni da parte di genitori, associazioni e politici, che chiedevano di concedere ai bambini la possibilità di uscire di casa per un’ora d’aria. Tuttavia, la circolare ha provocato la dura reazione da parte di alcuni esponenti di diverse Regioni, tra cui Lombardia e Campania, che hanno parlato di “scelta irresponsabile”. “Non è questo il momento di abbassare la guardia. La circolare diffusa dal ministero dell’Interno rischia di creare un effetto psicologico devastante vanificando gli sforzi e i sacrifici compiuti finora” ha dichiarato l’assessore al Welfare della regione Lombardia Giulio Gallera, che ha aggiunto: “Il provvedimento ministeriale potrebbe essere inteso come un segnale di allentamento delle misure di contenimento assunte finora. Misure rigide, importanti, che hanno però consentito di contenere la curva dei contagi del Coronavirus. La luce in fondo al tunnel rischia di allontanarsi o di spegnersi del tutto nel momento in cui vengono trasmessi messaggi ambigui: l’indicazione utile per tutti deve essere quella di rimanere a casa, ancora per qualche settimana. Solo così riusciremo a sconfiggere questo nemico subdolo e invisibile”.

    Dello stesso parere il governatore della Campania Vincenzo De Luca che ha affermato: “Considero gravissimo il messaggio proveniente dal ministero dell’Interno, relativo alla possibilità di fare jogging e di passeggiare sotto casa. Si trasmette irresponsabilmente l’idea che l’epidemia è ormai alle nostre spalle. Si ignora tra l’altro, che vi sono realtà del paese dove sta arrivando solo ora l’ondata più forte di contagio. Si rischia, per una settimana di rilassamento anticipato, di provocare una impennata del contagio”. Dopo le polemiche delle Regioni, il ministero dell’Interno ha cercato di chiarire che “In ogni caso tutti gli spostamenti sono soggetti ad un divieto di assembramento e quindi all’obbligo di rispettare la distanza minima di sicurezza. Le regole e i divieti sugli spostamenti delle persone fisiche, dunque, rimangono le stesse”.

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