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    Coronavirus, parla Gennaro Arma, il comandante della nave Diamond Princess rientrato in Italia: “Non sono un eroe”

    Gennaro Arma nel momento del suo rientro in Italia, a Fiumicino (Credits: Ansa / Telenews)
    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 17 Mar. 2020 alle 13:13

    Coronavirus, il comandante della Diamond Princess Gennaro Arma: “Non sono un eroe”

    E’ finita l’odissea di Gennaro Arma, il comandante italiano che per ultimo ha abbandonato la nave da crociera Diamond Princess, rimasta per 14 giorni in quarantena sulle coste del Giappone a causa dell’enorme diffusione a bordo del Coronavirus. Sui 3.700 passeggeri della nave (più i membri dell’equipaggio), infatti, sono stati registrati oltre 500 positività al Covid-19. Il comandante, tuttavia, è rimasto lì fino al 2 marzo, la fine della quarantena. Poi si è sottoposto a ulteriori due settimane di isolamento e solo ieri, 16 marzo, è rientrato in Italia, sbarcando all’aeroporto di Fiumicino.

    Ad attenderlo, un capannello di giornalisti e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Intervistato da Repubblica, Arma ha tuttavia messo subito in chiaro di non voler essere considerato un eroe. Lui, nominato commendatore dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, ha solo “fatto il suo dovere”. La principale difficoltà, ha raccontato il comandante, è consistita nel fatto che il Coronavirus è un’emergenza del tutto nuova: “Eravamo alle prese con uno scenario – ha dichiarato Arma, diretto adesso a a casa (a Sant’Agnello di Sorrento) dove lo attende la moglie – per il quale non esistevano manuali, né training. Mi sono sforzato di prendere coscienza della situazione, di analizzarla. Ho cercato di fare del mio meglio”.

    L’arrivo di 19 degli italiani della Diamond Princess alla Cecchignola:

     

     

    Nelle attività quotidiane, è stato molto importante provare a mantenere alto il morale dei passeggeri a bordo. Proprio mentre i casi di positività aumentavano a dismisura: “Con i contagi – ha aggiunto Arma – le coppie venivano separate. Chi aveva contratto il virus scendeva a terra e veniva ricoverato in ospedale, l’altro restava a bordo. Ho provato ad aiutare tutti, anche rispondendo alle lettere che mi scrivevano i passeggeri”.

    Adesso, la sfida si è spostata da una nave di crociera all’intero Paese. Ma il comandante della Diamond Princess si è mostrato moderatamente fiducioso: “Nel mio piccolo – ha concluso – ho imparato che, se si seguono le istruzioni in maniera rigida e si rema tutti nella stessa direzione, ce la si fa. Noi italiani siamo un popolo incredibile. Ce la faremo anche stavolta”.

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