Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:46
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Chiude il benzinaio più caro d’Italia: Ip ritira la licenza e porta il gestore in tribunale. “Tutte falsità”

Immagine di copertina

Chiude il benzinaio più caro d’Italia: Ip ritira la licenza e porta il gestore in tribunale. “Tutte falsità”

Era stato ribattezzato il benzinaio più caro d’Italia. Adesso il distributore del centro di Trani, dove per sua stessa ammissione neanche il gestore faceva benzina, è stato chiuso dalla Ip. La compagnia ha scelto di revocare la licenza ai fratelli che lo gestivano e di portarli in tribunale. Il motivo sono le interviste rilasciate alla stampa locale da uno dei due fratelli Centrone, diffuse negli ultimi giorni sui social, in cui il benzinaio si diceva dispiaciuto per i prezzi praticati dal suo stesso distributore,

S&D

ammettendo di non farvi benzina neanche lui. “Il prezzo viene stabilito dalla compagnia, il mio guadagno è sempre di 3 centesimi: può anche aumentare a 50 euro euro il litro, il mio guadagno è sempre quello”, aveva detto Alfonso Centrone, sostenendo di non essere mai riuscito a mettersi in contatto con la compagnia per abbassare il prezzo del carburante al suo distributore, arrivati a 2,34 euro al litro per la benzina e a 2,44 euro per il diesel.

La compagnia ha scelto di annullare il contratto stipulato con i fratelli Centrone e di citarli in tribunale per danni d’immagine e presunta violazione degli accordi che obbligano i gestori ad acquistare carburante dalla società.

Secondo Ip, le affermazioni di Centrone sono “smentite dai fatti”. in una nota la compagnia ha sottolineato che al gestore “venivano regolarmente riconosciuti i margini di gestione così come previsti dall’accordo sindacale vigente” e non i 3 centesimi al litro dichiarati da Centrone, a cui spettava “determinare il prezzo praticato al pubblico”. “Nel caso di specie”, ha aggiunto Ip, dal 2019 il benzinaio “ha deciso di non attuare le azioni promozionali previste dal precitato accordo sindacale ovvero quelle proposte da Ip”. La compagnia ha poi spiegato di aver presentato il ricorso perché il gestore si è reso “reiteratamente inadempiente con riferimento ai più basilari obblighi contrattuali”.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Milano, colpisce un componente della Brigata ebraica durante le celebrazioni del 25 aprile: arrestato un egiziano
Cronaca / “Ricavi crollati”: Chiara Ferragni ha bisogno di 6 milioni di euro
Cronaca / Milano, 18enne ucciso per strada a colpi di pistola
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Milano, colpisce un componente della Brigata ebraica durante le celebrazioni del 25 aprile: arrestato un egiziano
Cronaca / “Ricavi crollati”: Chiara Ferragni ha bisogno di 6 milioni di euro
Cronaca / Milano, 18enne ucciso per strada a colpi di pistola
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / 25 aprile 2024: supermercati e negozi aperti o chiusi in Italia per la Festa della Liberazione. Info e orari
Cronaca / Perché la Festa della Liberazione si celebra il 25 aprile? Il motivo
Cronaca / Venezia: dal campanile di San Marco cadono alcuni pezzi di cemento armato
Cronaca / Femminicidi, Amnesty: "97 donne uccise, 64 da partner o ex"
Cronaca / Pandoro Ferragni-Balocco, per il giudice ci fu una “pratica commerciale scorretta”
Cronaca / Piero Fassino denunciato per furto a Fiumicino: “Ma io volevo pagare”