Botti di Capodanno, 14 feriti in Campania. Nelle Marche un giovane è grave
Nonostante i divieti e le restrizioni anti Covid, i botti di fine anno – tra petardi e fuochi d’artificio – non sono mancati in Italia, così come i feriti. In Campania il bilancio è di quattordici persone soccorse. Nove incidenti si sono verificati tra Napoli e provincia – uno in più rispetto allo scorso anno – tra cui quattro nel capoluogo campano e cinque fuori. Ad aver avuto le conseguenze più gravi è stato un uomo di 47 anni, di Carbonara di Nola (Na), che ha perso un occhio. Nel Salernitano sono state soccorse tre persone, tra cui un bambino di 21 mesi che è stato medicato per una lieve ustione provocata da una stellina di Natale, riportando una prognosi di sette giorni. Avellino e Caserta hanno registrato entrambe un ferito.
A Napoli due persone sono state portate all’ospedale Cardarelli, una al Fatebenefratelli e una al Vecchio Pellegrini dove era arrivato, nella serata del 31 dicembre, un cittadino dello Sri Lanka di 40 anni ferito da un proiettile vagante. Era in strada a fumare una sigaretta quando è stato colpito al petto, sulla parte sinistra. La più grave delle persone ricoverate è una donna di 53 anni ferita agli occhi dall’esplosione dei fuochi, si trova al Cardarelli.
Nelle Marche, a Roccafluvione (in provincia di Ascoli Piceno), un giovane è rimasto ferito dai petardi che stava facendo esplodere insieme agli amici, allo scoccare della mezzanotte. Era in piazza a festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo quando è avvenuto l’incidente. Il giovane ha riportato lesioni importanti alle mani, ma non è in pericolo di vita.
A Taranto, nel quartiere Tamburi, un uomo di 40 anni giovedì ha subito gravi ferite alla mano destra che si è frantumata in diverse parti. L’incidente è avvenuto a causa di un petardo difettoso che il quarantenne stava accendendo. Dopo le prime cure effettuate all’ospedale Santissima Annunziata, l’uomo è stato trasferito d’urgenza al Policlinico di Bari dove i medici tenteranno di ricostruire parzialmente l’arto.
In Val di Susa, verso il cantiere della nuova ferrovia Torino – Lione presidiato dalle forze dell’ordine, un gruppo di attivisti No Tav ha lanciato fuochi artificiali. Si è sviluppato un incendio tra i boschi che è stato, poi, spento da un idrante della polizia. Per disperdere i manifestanti sono stati utilizzati i lacrimogeni. Dieci gli attivisti identificati dalla Digos.
Sono stati 558 in tutto gli interventi dei Vigili del Fuoco per incendi riconducibili ai festeggiamenti di Capodanno. In aumento rispetto ai 229 dello scorso anno. A registrare il numero più alto è stata la Lombardia dove sono stati eseguiti 72 interventi. A seguire l’Emilia-Romagna (68), il Lazio (66), la Campania (60), il Veneto (46), la Toscana (44), la Sicilia (43), la Liguria (37) e la Puglia (35).