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Bimbo di 4 anni ingoia una moneta, la madre: “Al pronto soccorso volevano fargli mangiare grissini”

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Nella provincia di Verbano Cusio Ossola, in Piemonte, un bambino ha mandato giù una moneta da due centesimi mente era sul letto a guardare i cartoni animati.

La mamma del piccolo si è accorta subito che il figlio ha ingerito una monetina e lo ha portato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Omegna (provincia di Verbano Cusio Ossola in Piemonte).

Come denunciato dalla donna, al piccolo non sarebbe stata fatta nessuna lastra e le infermiere avrebbero detto alla donna di fargli mangiare dei grissini. Secondo loro “il cibo avrebbe aiutato il transito della monetina, ferma nella parte alta dell’esofago. Non mi sono fidata e non l’ho fatto. Per fortuna direi. Avrei potuto ucciderlo”. La famiglia abita a Feriolo, frazione di Baveno, con il marito e tre figli. Il più piccolo stava guardando i cartoni animati steso sul letto quando, giocando, ha ingerito la monetina.

La madre se ne accorge subito, chiama il marito e porta il figlioletto al vicino pronto soccorso di Omegna. Arrivata al Dea, il piccolo è stato visitato e poi dimesso. “Non hanno fatto nemmeno una lastra” racconta la donna al Corriere della Sera. Non segue il consiglio e porta il bimbo all’ospedale di Novara dove “ci hanno detto che avremmo fatto un errore e avremmo potuto peggiorare le cose”.

Il piccolo viene dimesso, ma continua a lamentarsi. Così i genitori scelgono di portarlo in ospedale a Verbania. Solo in quel momento abbiamo scoperto che da Omegna avevano chiamato per un consulto e gli avevano consigliato di fare una lastra – spiega ancora la mamma -. Cosa che non è stata fatta. Anche al Dea di Verbania non volevano, ma arrivati in pediatria l’hanno fatta subito”. A quel punto il giovanissimo paziente viene trasferito d’urgenza a Novara e sottoposto ad un intervento di rimozione della moneta con un sondino introdotto dalla bocca in anestesia totale. Dopo 7 ore la famiglia è finalmente tornata a casa col piccolo. Ma ora la mamma sta pensando di denunciare il fatto ai carabinieri.

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