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    Bar, vietato consumare al banco anche in zona gialla: in arrivo circolare del ministero

    Credit: ANSA/MATTEO CORNER
    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 24 Apr. 2021 alle 15:01 Aggiornato il 24 Apr. 2021 alle 15:29

    Bar, vietato consumare al banco anche in zona gialla

    Con il nuovo decreto anti Covid, da lunedì 26 aprile riaprono bar e ristoranti all’aperto in zona gialla. La maggior parte delle regioni italiane torneranno nella fascia di rischio più bassa (solo Sicilia, Calabria e Basilicata restano arancioni e la Sardegna è l’unica regione rossa), ma nonostante la riapertura di bar e ristoranti, sarà vietato consumare al banco. Niente caffè in piedi al bancone, quindi. A differenza di quanto era concesso fare nella zona gialla pre Pasqua.

    A confermare il divieto è una circolare del Viminale in via di emanazione, la quale esplicita che è consentito “in zona gialla, lo svolgimento delle attività dei servizi di ristorazione con consumo al tavolo, esclusivamente all’aperto e nella fascia oraria compresa fra le ore 5,00 e le ore 22,00. Rimane esclusa, relativamente agli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande, la possibilità di consumazione al banco”.

    Il ministero dell’Interno, poco dopo la diramazione della notizia, ha precisato che per il momento “non è stata diramata alcuna circolare in merito all’applicazione delle disposizioni contenute nel decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52”, ma che “la circolare è in corso di definitiva stesura e verrà adottata quanto prima”.

    Dal 26 aprile e per tutto il mese di maggio non sarà consentito sostare all’interno dei bar per prendere un caffè o per una consumazione rapida. Nelle regioni gialle, la riapertura di bar e ristoranti prevede, infatti, solo il servizio al tavolo all’esterno e dunque consumazione, al massimo in quattro, da seduti. Per consumare un caffè al bancone o un pasto nelle sale interne dei locali bisognerà attendere, sempre per quanto concerne le regole della zona gialla, il 1 giugno.

    Una notizia che è più una batosta per quei bar che non dispongono di spazio all’aperto per la consumazione e che si ritroveranno, di fatto, in zona arancione nonostante il passaggio nella fascia di rischio più bassa. Per il vicepresidente della Fiepet-Confesercenti Claudio Pica si tratta di “un giallo mascherato di arancione” e di “un passo indietro rispetto a marzo quando in zona gialla era possibile consumare al banco”. “Fino a ieri c’era un po’ di confusione – ha detto – la circolare del ministero di oggi è chiara: è vietato il consumo al banco”.

    “Decreto riaperture? Un nome fuorviante, visto che il provvedimento, per i bar, si traduce in realtà in un inasprimento delle restrizioni. Di fatto, da lunedì, per le imprese senza posti all’esterno sarà di nuovo zona arancione anche in zona gialla, visto che si impone il divieto di consumo all’interno dei locali, nemmeno in piedi al banco, fino a giugno”, protesta il presidente Fiepet Confesercenti, Giancarlo Banchieri, in una nota. “Una norma da rivedere ed incomprensibile, oltretutto specificata con grave ritardo da una circolare del Ministero degli interni resa pubblica ad appena due giorni dalla supposta ripartenza“.

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