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Paolo Brosio: “Conte ha sbagliato: si è affidato alla scienza e non a Dio”

Le parole del giornalista all'Adnkronos in cui critica l'operato del governo nel fronteggiare l'emergenza Coronavirus

Di Antonio Scali
Pubblicato il 8 Apr. 2020 alle 08:51 Aggiornato il 8 Apr. 2020 alle 08:52

Paolo Brosio: “Conte ha sbagliato: si è affidato alla scienza e non a Dio”

Paolo Brosio critica il modo in cui il governo guidato da Giuseppe Conte sta affrontando l’emergenza Coronavirus: “Il Governo guidato dal Movimento 5 stelle non è interessato ai valori cristiani. E’ proprio in questo momento difficile che bisogna chiedere aiuto a Dio. Non puoi affidarti solo alla scienza perché non è Dio, altrimenti avremmo risolto tutto con la bacchetta magica. Dobbiamo rimettere al primo posto Dio”, ha dichiarato il giornalista in un’intervista all’Adnkronos.

 

 

“Quando Conte si è insediato con il ‘Conte bis’ mi ha preoccupato quando ha parlato del nuovo umanesimo dove ha parlato di tutto, dell’uomo, della tecnologia e della scienza senza mai dire la parola ‘Dio’. Il Governo ha pensato a tutto tranne che alle fede. Puoi comperare tutto in questi giorni di quarantena, anche le sigarette, il cacciavite, ma si chiudono le chiese perché, secondo loro, sono luogo di ricettacolo di focolaio. Se le chiese vengono abitualmente disinfettate, con le dovute precauzioni, perché non tenerle aperte almeno per le messe feriali? Mantenendo ovviamente le distanze e tutte le direttive che ci dà la comunità scientifica? Bisogna tornare a Dio e anche di corsa perché quello che sta avvenendo è un segnale ben preciso”, ha aggiunto Brosio.

Il giornalista inoltre propone: “Si potrebbe allestire un altare leggero dove il sacerdote sul sagrato parla dal microfono e la gente da fuori, mantenendo le distanze, con mascherina e guanti può ascoltare e prendere l’ostia. Se non fai la confessione come fai a toglierti il peccato dall’anima? Abbiamo pensato a tutto tranne che a Dio”.

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