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Ritrovata morta in stato di decomposizione una tartaruga con lo stomaco pieno di plastica

Immagine di copertina

Ritrovata morta una tartaruga con lo stomaco pieno di plastica

Sul litorale di Vasto, in provincia di Chieti, è stata ritrovata la carcassa di una tartaruga con lo stomaco pieno di plastica, che probabilmente ha causato la sua morte. La tartaruga morta è stata rinvenuta sulla spiaggia abruzzese in stato di decomposizione. All’interno del suo stomaco, sono stati ritrovate buste di plastica e cannucce.

La notizia ha fatto il giro del web e impressionato molti. A mobilitarsi anche il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che su Facebook, ha commentato il fatto: “È stata trovata morta, già in stato di decomposizione, l’ennesima tartaruga caretta-caretta a Vasto, nelle spiagge abruzzesi. Il suo corpo era pieno di plastica: pezzi di buste della spesa, pezzi di cannucce e altre micro e macro plastiche.Questa tartaruga è tra le più comuni del Mediterraneo eppure la sua specie è in pericolo”.

“Continuo ad invitare tutti ad usare la plastica usa e getta quando è veramente necessario e comunque di smaltirla correttamente. Lasciare la lattina, al fianco del lettino con la cannuccia dentro, provoca questo. Ogni nostra azione ha delle conseguenze. Io ci sto attento, sempre. Fatelo tutti. Grazie”, ha scritto il ministro Costa.

La specie in questione è quella di Caretta Caretta, una delle più note dei nostri mari. Negli ultimi periodi si è registrato un aumento degli spiaggiamenti di esemplari. Anche l’Ente nazionale protezione animali (Enpa) denuncia il fatto e chiede che si rispetti l’ambiente.

Il Centro Ricerche Tartarughe Marine dell’Anton Dohrn accoglie esemplari feriti ritrovati in tutto il sud Italia, che poi vengono riportati in mare una volta guariti. Sempre più spesso gli animali ritrovati debilitati o in fin di vita risultano essere vittime dell’inquinamento, come l’esemplare di Caretta caretta che a ottobre è stata rilasciata nel mare di Ischia dopo che già era stata già aiutata nel 2018 in Sardegna (dove era stata trovata con plastica nello stomaco) e a Ischia, a Forio, dove era finita in un retino senza riuscire a liberarsi.

L’episodio di Vasta è l’ennesimo e fa riflettere molto sullo stato dei nostri mari.

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