Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:57
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Giovane leader della Spd stuprata e uccisa mentre faceva l’autostop: Germania sotto shock

Immagine di copertina
Sophie Loesche

Fermato un camionista di 41 anni, che secondo gli inquirenti l'avrebbe uccisa dopo averla fatta salire sul mezzo e averla violentata

Sophie Loesche, 28 anni, giovane leader della Spd, il partito socialdemocratico tedesco, è stata trovata morta in Spagna. Il cadavere è stato rinvenuto in una stazione di servizio di Asparrena, nei Paesi Baschi.

La ragazza era vicepresidente della Spd nella città di Bamberg. Era stata vista per l’ultima volta lo scorso 14 giugno nei pressi di Lipsia, città in cui studiava. Stava facendo l’autostop, ed è salita su un camion.

Doveva arrivare in Baviera, dove la aspettavano alcuni amici, ma non è mai giunta a destinazione. Proprio i suoi amici hanno ricevuto un sms dalla ragazza con la targa del camion su cui viaggiava. Ciò ha permesso agli inquirenti, dopo il ritrovamento del cadavere, di rintracciare il proprietario del mezzo.

Si tratta di  Boujemaa L., 41enne marocchino residente in Germania e con quattro figli. Secondo le ipotesi investigative, si stava dirigendo col camion in Marocco e avrebbe stuprato e ucciso Sophie Loesche dopo averla fatta salire sul mezzo.

Sucessivamente Boujemaa avrebbe cercato di liberarsi del cadavere, che è stato ritrovato nei Paesi Baschi poiché l’uomo si stava dirigendo in Marocco.

Sul corpo della giovane attivista della Spd sono stati trovati chiari segni di violenza. L’uomo è stato fermato in Spagna. La polizia tedesca ha avviato le rogatorie internazionali e spera di poterlo estradare in Germania nei prossimi giorni.

Il delitto ha scatenato molte polemiche in Germania. Sophie Loesche, infatti, era molto impegnata sul tema dell’accoglienza dei migranti. Era anche andata come volontaria a Lesbo, in Grecia.

Alcuni gruppi xenofobi e di estrema destra hanno sfruttato la vicenda per attaccare gli immigrati. È stata però la stessa famiglia della ragazza a chiedere di non speculare sulla vicenda per intenti razzisti: “Vorremmo far presente che la nazionalità di un aggressore non ha niente a che fare con le sue azioni. Sophia non vorrebbe in nessun modo che venisse scatenata una caccia alle streghe razzista in suo nome”, hanno detto i genitori della giovane.

 

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”