Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:23
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La mappa dei Paesi a rischio terrorismo nel 2017

Immagine di copertina

Tra i dati evidenziati ben 96 attacchi registrati nel 2016 rispetto ai 35 dell’anno precedente con un aumento del 174 per cento

Aon ha presentato la mappa dei Paesi a rischio terrorismo per il 2017. La mappa analizza i rischi politici, il terrorismo e gli episodi di violenza legati ad avvenimenti politici suddividendo le varie aree del mondo per diverse gradazioni cromatiche. Insignificante-giallino, basso-verdino, medio-giallo, alto-rosso, estremo-marrone.

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

Nei dati diffusi dall’isituto di ricerca, il 2016 è stato un anno particolarmente negativo con un incremento degli attacchi terroristici del 14 per cento.

Nello scorso anno, infatti, il numero degli episodi di terrore è passato 3.633 a 4.151. Un trend di crescita inziato già nel 2015 e dovuto – secondo il quadro tracciato dalla Risk map 2017 – alla “nascita di nuovi movimenti nazionalisti e populisti che hanno contribuito a creare un contesto caratterizzato da cresce volatità per le aziende che operano sui mercati internazionali”.

Entrando nello specifico, è possibile notare come l’aumento abbia interessato in modo incisivo i paesi occidentali: 96 attacchi registrati nel 2016 rispetto ai 35 dell’anno precedente con un aumento del 174 per cento.

Ma quali sono i paesi maggiormente a rischio secondo la mappa?

Oltre al continente africano segnato da continui pericoli di attacchi, il livello di allerta è alto per la Turchia, medio per gli Stati Uniti, e particolare attenzione si segnala per Regno Unito e Irlanda del nord. New entry della classifica è lo stato del Vaticano, più volte oggetto di ripetute minacce dell’Isis.

L’Italia può dirsi divisa in due parti: centro-nord caratterizzato da un livello di rischio basso, mentro il sud connotato da livello di rischio medio.

Secondo lo studio, le compagnie petrolifere e del gas sono state bersaglio del 41 per cento degli attacchi in segno di protesta contro gli interessi commerciali e la tendenza sembra continuare anche nel 2017. In cima alla classifica dei Paesi più colpiti dal terrorismo con target il settore energetico compaiono Nigeria e Colombia.

Di seguito la Rick Map 2017:

Per visionare la mappa e ingrandirla è possibile accedere alla pagina web dell’istituto di ricerca. 

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”