Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:10
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Almeno 73 siriani sono morti negli scontri per la conquista di una cittadina nei pressi di Aleppo

Immagine di copertina

I ribelli hanno conquistato una cittadina nei pressi di Aleppo, guadagnando terreno nell’area in cui ieri è scattato il cessate il fuoco negoziato da Stati Uniti e Russia

Un gruppo di ribelli islamici ha conquistato una cittadina nei pressi di Aleppo, guadagnando terreno nell’area in cui ieri è scattato il cessate il fuoco negoziato da Stati Uniti e Russia.

L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha detto che 73 persone sono rimaste uccise negli scontri a Khan Touman, circa 15 km a sud ovest di Aleppo, vicino all’autostrada che collega Aleppo a Damasco. La notizia è stata confermata da più fonti vicine ai ribelli, ma smentita fino ad ora dall’esercito siriano. 

L’attacco è stato lanciato da un’alleanza di ribelli islamici nota come Jaish al-Fatah, legata ai jihadisti del fronte al Nusra, che aveva già respinto gli sforzi diplomatici per fermare la guerra e promuovere i colloqui di pace.

Gli Stati Uniti e la Russia questa settimana hanno negoziato un cessate il fuoco nella città di Aleppo, dove circa 300 persone sono state uccise nelle ultime due settimane in zone controllate dalle forze governative e dai ribelli, in seguito ad attacchi aerei e bombardamenti.

Secondo l’Osservatorio, 43 vittime erano ribelli e 30 erano soldati governativi. I gruppi che combattono sotto la bandiera del Free Syrian Army, non hanno preso parte agli scontri. 


Ti potrebbe interessare
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”
Esteri / Sudan: cronistoria di una guerra dimenticata
Esteri / Il piano di Trump è l’unica via possibile per la pace in Ucraina (di F. Bascone)
Esteri / Altro che trappola del debito: dalla Silicon Valley ai porti di mezzo mondo, ecco l’impero segreto dei prestiti della Cina
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale