Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:05
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La Cina ha sequestrato un drone sottomarino degli Stati Uniti nel mar cinese meridionale

Immagine di copertina

Il Pentagono sostiene che il mezzo subacqueo stesse effettuando una missione di raccolta dati

La Cina ha sequestrato venerdì 16 dicembre un drone sottomarino degli Stati Uniti che stava effettuando una missione di raccolta dati nel mar cinese meridionale.

Lo ha reso noto un responsabile della Difesa degli Stati Uniti, precisando che era gestito da civili e non da militari.

Il mezzo della marina statunitense, senza equipaggio, è stato sequestrato in acque internazionali 50 miglia a largo della Baia di Subic, nelle Filippine.

Il drone subacqueo era utilizzato per testare la salinità e la temperatura del mare per mappare i canali sottomarini.

Il sequestro ha scatenato una protesta formale da parte di Washington, che ne chiede l’immediata restituzione. 

“Il mezzo sottomarino effettuava legalmente uno studio militare nelle acque del Mar della Cina. È un’imbarcazione sovrana ed è chiaramente specificato in inglese che non deve essere rimosso dall’acqua e che appartiene agli Stati Uniti”, ha detto alla stampa il capitano Jeff Davis del Pentagono.

Gli Stati Uniti accusano da tempo la Pechino di voler militarizzare l’area del mar cinese meridionale intorno alle isole Spratly, la cui sovranità è contesa da anni da Taiwan, Filippine, Brunei, Malesia e Cina.

Un’area strategica perché è una delle rotte commerciali più importanti al mondo, dove ogni anno transitano commerci per un valore di 4,5 bilioni di dollari.

Giovedì 15 dicembre alcune immagini satellitari hanno mostrato quello che secondo gli Stati Uniti è un “significativo” arsenale di attrezzature militari sulle sette isole artificiali che ha costruito nel mar cinese meridionale, inclusi sistemi anti aereo, scudi missilistici e depositi di armi.

In seguito a un arbitrato promosso dalle Filippine, a luglio 2016 una sentenza del tribunale dell’Aja aveva giudicato “prive di alcun diritto” le rivendicazioni cinesi nell’area. Nonostante questo, Pechino continua la sua politica aggressiva nelle acque contese, costruendo basi navali su più atolli.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”