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La banca d’affari Jp Morgan: “Finanzieremo noi la Superlega del calcio”

Previsto un pagamento una tantum da 3,5 miliardi di euro a ciascuno dei club coinvolti, tra cui Juventus, Milan e Inter

Di Andrea Lanzetta
Pubblicato il 19 Apr. 2021 alle 16:30 Aggiornato il 19 Apr. 2021 alle 16:31

La banca d’affari JP Morgan Chase ha annunciato oggi il finanziamento della nuova Superlega del calcio europeo, varata ieri da 12 tra i maggiori club continentali, compresi Juventus, Milan e Inter. La notizia è stata confermata all’agenzia di stampa Afp da un portavoce dell’istituto di credito americano.

Proprio il risvolto economico dell’operazione ha provocato le maggiori polemiche intorno alla nascita del nuovo torneo infrasettimanale, che ha scatenato l’ira dell’Uefa e dell’Associazione dei club europei (ECA), come delle federazioni nazionali: dalla Federcalcio inglese e dalla Premier League, alla Federcalcio spagnola reale (RFEF) e a LaLiga, fino alla Federcalcio italiana (FIGC) e alla Lega Serie A.

Non a caso, il comunicato diramato ieri da Juventus, Inter, Milan, Manchester United, Liverpool, Arsenal, Chelsea, Manchester City, Tottenham, Real Madrid, Barcellona e ​​Atletico Madrid pone fortemente l’accento sulla sostenibilità dell’operazione.

“Il nuovo torneo annuale assicurerà al calcio europeo una crescita economica e un sostegno significativamente maggiori attraverso un impegno a lungo termine in termini di pagamenti solidali illimitati che cresceranno in linea con i ricavi della competizione”, si legge nella nota. “Questi pagamenti solidali saranno sostanzialmente superiori a quelli generati dalle attuali competizioni europee e dovrebbero superare i 10 miliardi di euro nel corso del periodo di impegno iniziale da parte dei Club. In cambio del proprio impegno, i club fondatori riceveranno un importo di 3,5 miliardi di euro esclusivamente per sostenere i propri piani di investimento infrastrutturale e per compensare l’impatto della pandemia di Covid-19“.

Gravate da enormi debiti e da ingenti monte ingaggi e duramente colpite dalla crisi sanitaria, le squadre coinvolte (a cui dovrebbero presto aggiungersi altre tre big, di cui due francesi) prevedono di trarre imponenti vantaggi dalla fondazione della nuova Superlega. Tuttavia, l’obiettivo stesso dei club coinvolti si è ritorto contro l’operazione, definita da più parti “un progetto cinico“.

Il presidente dell’Uefa, Aleksander Ceferin, ha definito oggi il lancio della nuova Superlega “una proposta vergognosa” di pochi club “guidati dall’avidità” che rappresenta “uno sputo in faccia a tutti gli amanti del calcio”, annunciando che i giocatori che militano nelle squadre coinvolte “saranno banditi” dalle competizioni internazionali come la Coppa del Mondo o l’Europeo e “non potranno rappresentare le proprie selezioni nazionali”.

Persino il vicepresidente della Commissione Ue per la promozione dello stile di vita europeo, Margaritis Schinas, ha ribadito la necessità di difendere “un modello di sport basato sui valori e sulla diversità e l’inclusione”. “Non c’è spazio per riservare lo sport a pochi club ricchi e potenti che vogliono troncare i legami con tutto ciò che rappresentano le federazioni: campionati nazionali, promozione e retrocessione e sostegno al calcio dilettantistico di base”, ha scritto Schinas su Twitter. “Universalità, inclusione e diversità sono elementi chiave dello sport e del nostro stile di vita europeo”.

Anche il primo ministro britannico Boris Johnson ha assicurato oggi che farà tutto il possibile per ostacolare questo progetto. “Non penso che sia una buona notizia per i tifosi e non credo che sia una buona notizia per il calcio in questo Paese”, ha rimarcato il premier in conferenza stampa.

Resta da vedere quali azioni, se del caso, le autorità pubbliche statali, comunitarie e non possano intraprendere per impedire tale sviluppo nel mondo del calcio europeo. Intanto, la FIFA ha espresso la propria “disapprovazione per un ‘campionato separatista europeo chiuso’ al di fuori delle strutture calcistiche internazionali”. Eppure, nel nuovo comunicato diramato oggi, l’organo che governa il calcio mondiale non cita la precedente minaccia rivolta ai giocatori dei club coinvolti di permettere loro di partecipare ai Mondiali.

Leggi anche: Superlega: club pronti a fare un passo indietro se l’Uefa concederà maggiori introiti (di M. Antonellis) // La Superlega dei ricchi rischia di uccidere il calcio (di A.F. Ferrari)

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