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È morto Nicola Pietrangeli, leggenda del tennista italiano: fu il primo a vincere uno Slam. Aveva 92 anni

Credit: AGF
Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 1 Dic. 2025 alle 09:34 Aggiornato il 1 Dic. 2025 alle 09:52

È morto all’età di 92 anni Nicola Pietrangeli, vera e propria leggenda del tennis italiano. Unico giocatore italiano inserito nella Hall of Fame del tennis mondiale, fu il primo tennista del nostro Paese a conquistare uno Slam, il Roland Garros, nel 1959. Nato a Tunisi l’11 settembre 1933 da padre italiano e madre di origine russa, Pietrangeli si stabilì a Roma dopo che la sua famiglia fu espulsa da Tunisi. Dopo una breve parentesi calcistica, durante la quale militò nella SS Lazio e successivamente nella Viterbese, Pietrangeli si dedicò al tennis, ottenendo subito grandi risultati.

Nel corso della sua brillante carriera, ha vinto due Roland Garros, tre edizioni del torneo di Monte Carlo, di cui due consecutive, due titoli agli Internazionali d’Italia, una medaglia di bronzo alle Olimpiadi del 1968, conquistando, in totale, 67 titoli, di cui 44 in singolare, 11 in doppio e 12 in doppio misto. Quattro volte finalista a Parigi, Roma e Monte Carlo, e due volte in Coppa Davis, è stato semifinalista a Wimbledon, e ha disputato i quarti di finale agli Australian Championships. Con Orlando Sirola formò il doppio maschile più forte della storia, conquistando il Roland Garros, una finale a Wimbledon e due finali di Coppa Davis, entrambe perse. Vinse, tuttavia, la Coppa Davis in qualità di capitano nel 1976 in quello che fu il primo storico trionfo della squadra azzurra nella competizione.

Nicola Pietrangeli è stato sposato con l’indossatrice Susanna Artero, dalla quale ha avuto tre figli: Marco, Giorgio, deceduto nel 2025, e Filippo. Dopo la separazione ha avuto una relazione con la conduttrice Licia Colò, durata dal 1987 al 1994. Di recente, dopo la conquista della vetta della classifica ATP da parte di Jannik Sinner aveva dichiarato: “Se sono ancora il più grande tennista italiano di tutti i tempi? Sto correndo il pericolo di non esserlo più, lo vedremo alla fine della carriera di Sinner. Ma per il momento ancora sì”. Dopo il trionfo di Sinner agli Australian Open, invece, Pietrangeli aveva affermato: “Sinner in questo momento non ha punti deboli, anche se si può sempre migliorare. Lui è completo, adesso sono gli altri che vogliono batterlo e la battaglia sarà più dura. Per battere i miei record, però, gli ci vogliono due vite. Li batterà quasi tutti, ma quello delle 164 partite in Coppa Davis è impossibile perché hanno cambiato i regolamenti”.

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