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Coronavirus, lite in diretta tv tra Scanzi e Cacciari. Gruber: “Toglietegli l’audio!” | VIDEO

Di Carmelo Leo
Pubblicato il 20 Ott. 2020 alle 09:21 Aggiornato il 20 Ott. 2020 alle 09:26

Coronavirus, lite Cacciari – Scanzi a Otto e mezzo: “Non siamo sul baratro”

Nella puntata di ieri sera di Otto e mezzo, su La7, è andata in scena una lite tra Andrea Scanzi Massimo Cacciari: si discuteva del nuovo Dpcm emanato dal premier Giuseppe Conte per contenere i contagi da Coronavirus e i due hanno iniziato subito a battibeccare. “Non siamo vicini al baratro. Non sono un virologo – ha detto il filosofo e opinionista – ma siamo messi infinitamente meglio di sei mesi fa. Ha ragione Conte, non possiamo permetterci nuovi lockdown generalizzati. Non c’è solo il Covid”. Il giornalista de Il Fatto Quotidiano però si è subito infiammato ed è andato al contrattacco su Cacciari: “In questo Governo ci sono due componenti. Una tremendista che voleva chiudere di più, penso a Speranza e a buona parte del Pd, e una parte che voleva chiudere meno, penso a Conte, a buona parte dei 5 Stelle e a Italia Viva. Mi chiedo se ci siamo resi conto che siamo in mezzo a una pandemia. E’ mai possibile che ogni volta che esce un Dpcm, se si apre troppo, hanno aperto troppo. Se si chiude troppo, hanno chiuso troppo…. Se si delega ai sindaci, i sindaci si lamentano. Se non si delega ai sindaci, i sindaci si lamentano… “, ha dichiarato Scanzi.

Il giornalista ha poi rincarato la dose, attaccando direttamente Cacciari: “Siamo dentro un’emergenza clamorosa: ci sono due figure che le hanno prese tutte, sono Galli e Crisanti. Galli ha detto che bisogno rinunciare al superfluo, Crisanti ha detto che pensare al lockdown a Natale è da ottimisti. Siamo ad un passo da una situazione parecchio pericolosa: mi fido più di Galli e Crisanti che di Cacciari…”. Immediata la reazione del filosofo: “Non siamo vicini al baratro. Non è vero che siamo ad un passo dal baratro. Ci sono provvedimenti urgenti da prendere, solo in parte sono stati tradotti in fatti: mi riferisco alle terapie intensive, alle assunzioni di medici e infermieri. Il Governo deve fare queste cose, non deve dare consigli. Sarà difficile controllare chi mi viene in casa o quante persone sono sedute ad un tavolo”. I toni si sono alzati a tal punto che la conduttrice, Lilli Gruber, ha dovuto minacciare entrambi i suoi ospiti di chiudere i loro microfoni.

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