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Matteo Salvini: “Spero che il Festival di Sanremo non diventi la festa dell’Unità”

Matteo Salvini. Credit: Alberto Pizzoli/ AFP

Non si placa la polemica attorno alle dichiarazioni del cantante Claudio Baglioni sui migranti

Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 15 Gen. 2019 alle 12:35 Aggiornato il 4 Feb. 2019 alle 15:28

“Spero che il Festival di Sanremo continui a essere il Festival della Canzone Italiana e non la festa dell’Unità”. Non si placa la polemica attorno alle dichiarazioni di Claudio Baglioni sulla questione migranti e così il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini commenta ancora la vicenda, ospite di Non è l’Arena, il programma di La7 condotto da Massimo Giletti.

Il presentatore del festival della musica italiana, in occasione della conferenza stampa della 69esima edizione di Sanremo, aveva fatto riferimento al caso della Sea Watch e ai 49 migranti fermi in mare, commentando: “Siamo un po’ alla farsa. Non si può risolvere il problema di milioni di persone in movimento bloccando lo sbarco di 15 persone. O dicendo: due li prendi tu e cinque io”.

La dichiarazione non era affatto piaciuta al vicepremier leghista che non aveva mancato di rispondere a tono al cantante romano. Affidando come al solito il suo pensiero a Twitter, il ministro dell’Interno il 9 gennaio scorso aveva scritto: “Baglioni? Canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo”.

Nei giorni successivi il ministro ha continuato ad attaccare il musicista, invitandolo di fatto a stare al posto suo: “A me piace Baglioni. Mio figlio mi dice che ascolto musica vecchia: Battisti, De André, Vasco e Baglioni. Mi piace quando cantano, poi ogni cantante ha diritto di pensarla come vuole. Ma siccome è pagato dai cittadini italiani, da una rete pubblica per una iniziativa pubblica se evita di usare il microfono e il palco di Sanremo per fare comizi gli italiani gliene saranno grati”.

 

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