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È stata abolita definitivamente la censura cinematografica in Italia

La "scena del burro" del film di Bernardo Bertolucci “Ultimo tango a Parigi”
Di Clarissa Valia
Pubblicato il 6 Apr. 2021 alle 08:01

In Italia è stata definitivamente abolita la Censura cinematografica. La decisione, ai sensi della Legge Cinema, introduce il sistema di classificazione e ed elimina la possibilità di censurare le opere cinematografiche. Non è più previsto il divieto assoluto di uscita al cinema, né di uscita condizionata a tagli o modifiche del film.

Lo Stato non potrà più intervenire sulla libertà degli artisti, chiarisce il ministro della Cultura, Dario Franceschini che ha firmato il decreto che istituisce la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche presso la Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura con il compito di verificare la corretta classificazione delle opere cinematografiche da parte degli operatori.

“Un intervento ai sensi della Legge Cinema che introduce il sistema di classificazione e supera definitivamente la possibilità di censurare le opere cinematografiche – spiega una nota- non è più previsto il divieto assoluto di uscita in sala né di uscita condizionata a tagli o modifiche”.

La Commissione è presieduta dal Presidente emerito del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno, ed è composta da 49 componenti che sono stati scelti tra esperti di comprovata professionalità e competenza nel settore cinematografico e negli aspetti pedagogico-educativi connessi alla tutela dei minori o nella comunicazione sociale, nonché designati dalle associazioni dei genitori e dalle associazioni per la protezione degli animali.

Sparisce così la commissione “famigerata” per bocciature come quella di “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci o per i tagli a “Rocco e i suoi fratelli” di Luchino Visconti e il sequestro di “Il pap’occhio” di Renzo Arbore. Da oggi spetterà ai produttori indicare le fasce di pubblico che potranno vedere i loro film.

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