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    Voto europeo sul Recovery, la Lega vota sì: “Archiviata stagione dell’austerity”. Il regolamento passa con 582 voti favorevoli

    Credit: Ansa foto
    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 9 Feb. 2021 alle 19:34 Aggiornato il 10 Feb. 2021 alle 10:57

    Il regolamento sul dispositivo sulla ripresa e la resilienza, lo strumento del piano Next Generation EU che assegna agli Stati membri sussidi e prestiti è stato approvato dal Parlamento europeo con 582 voti a favore, 40 contrari e 62 astenuti. Decisivo per l’approvazione dei fondi del Recovery l’appoggio della Lega, che dopo quattro votazioni in cui si è astenuta o ha votato contro, questa volta ha optato per il sì.

    “Preso atto dell’impegno che non ci sarà alcun aumento della pressione fiscale, che la stagione dell’austerity è finalmente archiviata, che si ridiscuteranno i vecchi parametri lacrime e sangue e che si aprirà una stagione nuova per l’utilizzo dei fondi del Recovery, prendiamo l’occasione per riportare l’Italia protagonista. Voteremo a favore del Recovery resilience facility per dare concretezza alla fase nuova che sta per iniziare” hanno annunciato ieri in un comunicato gli europarlamentari della Lega Marco Zanni e Marco Campomenosi.

    Prima del voto, il gruppo era spaccato tra chi voleva continuare ad astenersi e chi, nel nome del futuro governo Draghi, voleva votare a favore. Eventualmente ha prevalso, anche dopo le consultazioni con il premier incaricato, la linea di chi voleva votare a favore, imprimendo una vera e propria svolta alla politica europea del partito. I 5 Stelle, dal canto loro, avevano lanciato un appello con un comunicato in cui auspicavano che tutti i partiti italiani votassero a favore dell’interesse nazionale.

    “Se invece dell’austerity praticata in passato si passasse ad una fase di investimenti, di crescita e di rilancio economico, senza aumento di tasse ma liberando energie e risorse in ambito pubblico e privato, lo scenario cambierebbe completamente”, avevano sottolineato fonti leghiste prima della decisione finale.

    Fonti della Lega avevano in precedenza sottolineato che ciò che aveva pesato finora era stato “il silenzio di Conte”.  Se all’austerity si sostituissero “investimenti, crescita e rilancio economico, senza aumento di tasse ma liberando energie e risorse in ambito pubblico e privato, lo scenario cambierebbe completamente”.

    “Il Movimento 5 Stelle con coerenza e responsabilità sosterrà oggi” il dispositivo del Recovery fund “che cambia l’Italia e l’Europa. Per la prima volta nella storia europea c’è l’emissione di debito comune, c’è una condivisione del rischio tra gli Stati europei e ci sono finanziamenti a fondo perduto per gli Stati più in difficoltà. Il nostro è un sì convinto”. Così in una nota Mario Furore, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, prima del voto.

    Leggi anche: Effetto Draghi: Salvini cambia rotta sui migranti e dice sì al Recovery Fund

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