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    Tangenti e arresti in Lombardia, Salvini: “Fontana? Orgoglioso di lui, è parte lesa” | VIDEO

    Matteo Salvini e Attilio Fontana Credits: Pagina Facebook Lega Lombardia
    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 8 Mag. 2019 alle 11:49 Aggiornato il 8 Mag. 2019 alle 16:32

     

     

     

    Tangenti Lombardia Fontana Salvini | “Fontana? Orgoglioso di lui, è parte lesa”. Questo il commento del vicepremier Matteo Salvini a proposito della posizione del governatore lombardo della Lega, Attilio Fontana (qui il profilo), implicato nella maxi-inchiesta su tangenti e corruzione in Lombardia che ha portato all’arresto di 43 tra politici, amministratori pubblici e imprenditori (qui i dettagli sugli arresti in Lombardia).

    Fontana indagato – Ma nella mattinata dell’8 maggio arriva la conferma: Attilio Fontana è indagato per abuso d’ufficio. In particolare la contestazione riguarda la nomina del suo ‘socio di studio’ Luca Marsico a un incarico in Regione Lombardia (qui un riassunto completo della vicenda).

    “Che Di Maio chieda un chiarimento sulla posizione di Fontana che ha respinto proposte di corruzione è assurdo. Io non ho mai chiesto niente alla Raggi, grillini o parenti di”, ha detto Salvini.

    Attilio Fontana, dal canto suo, si è ritenuto “innocente” davanti alla Direzione distrettuale antimafia.

    I commenti – Uscendo poi dall’incontro con il Coni sulla candidatura olimpica di Milano-Cortina ai Giochi invernali del 2026, Fontana ha dichiarato: “Se incide sulla candidatura? Penso proprio di no. Se c’è qualcuno che ha commesso degli errori non credo possa incidere sulla corsa olimpica”.

    “Se qualcuno ha tentato di corrompere un governatore leghista che non si è fatto corrompere sono doppiamente orgoglioso. È tutto da dimostrare”, ha aggiunto il ministro dell’Interno Matteo Salvini, riferendosi a Fontana.

    L’indagine –  L’indagine sulle tangenti coinvolge 43 persone, che sono state fermate dai carabinieri di Monza e dalla Guardia di Finanza di Varese il 7 maggio.

    Gli indagati, secondo l’accusa, hanno costituito un’associazione di stampo mafioso con l’obiettivo di pilotare gli appalti pubblici.

    Tra gli arrestati ci sono anche tre esponenti di Forza Italia: Pietro Tatarella [qui il suo profilo], candidato alle elezioni europee, Fabio Altitonante, sottosegretario del partito di Silvio Berlusconi in Lombardia e Carmine Gorrasi, consigliere comunale e coordinatore Forza Italia a Busto Arsizio.

     

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