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    Il sottosegretario leghista che ha confuso Topolino con Dante: “Per punizione rileggerò l’inferno”

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 26 Feb. 2021 alle 12:55 Aggiornato il 26 Feb. 2021 alle 13:01

    Il sottosegretario della gaffe su Dante: “Rileggerò tutto l’Inferno”

    “Chi si ferma è perduto, mille anni ogni minuto”, la citazione di Topolino attribuita a Dante dal neo-sottosegretario all’Istruzione in quota Lega, Rossano Sasso, fa ancora sorridere. Ma l’esponente del Carroccio, originario di Altamura, in Puglia, promette di rimediare “rileggendo tutto l’inferno”. In un’intervista a Repubblica, Sasso si scusa e dichiara: “Faccio ammenda, quella frase è uscita sulla mia pagina Facebook e me ne assumo la responsabilità. Magari un giorno spiegherò l’accaduto. E intanto, per piacevole penitenza, mi impegno a rileggere i canti dell’Inferno“.

    La sua nomina, ieri, ha fatto discutere anche per un’altra gaffe, perché il sottosegretario aveva chiamato uno straniero in spiaggia “bastardo irregolare“. Ma il leghista avrebbe pronunciato quelle parole poco edificanti perché via di un malinteso. “Era l’estate del 2018. Partecipai a un sit-in in seguito a un tentato stupro di una minorenne. Le autorità mi garantirono che il colpevole era un ragazzo che poi si dimostrò innocente. In preda alla rabbia mi uscì un’espressione poco felice. Sono stato abbindolato. Ma a quel giovane ora chiedo scusa”, spiega Sasso.

    E sul nuovo incarico dichiara: “Questa nomina mi riempie di orgoglio. Ma sulle mie povere spalle sento un’enorme responsabilità. Sono l’incarnazione della politica di Salvini, che ha reso la Lega un movimento nazionale. Nel 2014, quando aderii a “Noi con Salvini”, eravamo un po’ sopra lo zero per cento dalle mie parti. Faticai a far capire che la Lega voleva difendere gli interessi del Sud“, e aggiunge: “Sono stato un sindacalista della scuola, nell’Ugl, e mi batterò per difendere i diritti degli insegnanti. Farò una battaglia di sinistra”.

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