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“La sinistra in Italia è morta, oggi meglio votare subito”: Bertinotti a TPI

Intervista del direttore di TPI Giulio Gambino a Fausto Bertinotti, all'indomani della storica sconfitta del Labour di Jeremy Corbyn nel Regno Unito: "Oggi francamente non vedo la sinistra. Prevale quella 'moderata', e perde sempre. L'altra invece è ininfluente. Delle due sinistre d’un tempo, oggi non ne esista alcuna. Le accuse di Prodi? Fiero di aver fatto cadere il suo primo governo. È lui la causa di questa Europa: oligarchica, burocratica e mercantilistica. Giorgia Meloni mi piace, abbiamo lavorato insieme: avrà un ruolo centrale nel centro destra in Italia. Il governo giallo-rosso ha pochissimo di rosso, non mi piace, è trasformismo: oggi meglio votare subito"

 

Intervista del direttore di TPI Giulio Gambino a Bertinotti, all’indomani della storica sconfitta del Labour di Jeremy Corbyn nel Regno Unito.

Nella casa di Fausto Bertinotti a Roma c’è l’arancione ovunque. I divani, le tende, i mobili. Persino la porta di casa è arancione. Un’atmosfera armonica e gioviale tutta il contrario del sentimento che traspira da sinistra oggi in Italia. L’opposto di una società italiana, a suo dire, rattrappita e chiusa in se stessa. E a cui non interessa più entrare nel merito dei temi che la riguardano, ma preferisce restarne appena in superficie. Oggi non c’è più dibattito e il parlamento è la nullificazione di quel dibattito inesistente.

Lo storico comunista bombarda la sinistra, moderata o radicale: “Oggi francamente non vedo le sinistre. C’è la sinistra moderata, in cui secondo me prevale il moderata. L’altra, fatta anche di amici, invece è del tutto ininfluente. Quindi da due sinistre a nessuna”.

Il governo giallorosso M5S-PD? “Non vedo in cosa sia rosso. Ma in ogni caso non mi piace. È un governo trasformistico. Oggi meglio votare subito”.

A Romano Prodi – che nel suo docu-film “Ottanta”, ispirato appunto agli ottant’anni dell’ex premier – che lo accusa di fuoco amico, avendo fatto cadere il suo primo governo, Bertinotti risponde: “Aver fatto cadere il primo governo Prodi è una cosa che rivendico con grande merito di lungimiranza. Quel governo ci ha portato a questa Europa: oligarchica, burocratica e mercantilistica”.

Poi l’amicizia inattesa, quel rapporto con Giorgia Meloni: “Abbiamo lavorato insieme quando io ho fatto il presidente della Camera e lei la vice presidente. È stata una collaborazione di grandissima correttezza e lealtà. Penso che avrà un ruolo centrale nel centro destra in Italia perché penso che il centro destra in Italia si faccia sostanzialmente a destra, senza centro”.

Sui rapporti tra Lega e Russia: “Mi paiono evidenti. La differenza profonda con i comunisti è che il comunismo aveva un’affinità con l?unione Sovietica, Salvini ha un’affinità con la Russia”.

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