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    Sardine, il leader della scissione di Roma a TPI: “Ci sono degli squali che possono rovinare il movimento”

    Stephen Ogongo, fondatore del gruppo Sardine di Roma, conferma a TPI la prima scissione delle sardine: "Il gruppo ha preso una piega che non condivido, abbiamo perso molte persone, si è utilizzato un linguaggio troppo acceso. Si chiude e si riparte da zero"

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 3 Feb. 2020 alle 19:35 Aggiornato il 4 Feb. 2020 alle 08:56

    Scissione sardine, Ogongo: “Gli squali possono rovinare il movimento”

    “Il gruppo Facebook ‘Sardine’ di Roma l’ho creato io e da lì ho cercato di coinvolgere sempre più persone. Il gruppo è cresciuto fino all’evento di piazza San Giovanni, poi però ha preso una piega che non condivido, abbiamo perso molte persone, si è utilizzato un linguaggio acceso che non mi appartiene e che non rispecchia i valori che ci avevano unito”.

    Lo afferma a TPI Stephen Ogongo, fondatore del gruppo Sardine di Roma che conferma la prima scissione delle sardine.

    La notizia della scissione è arrivata tramite Facebook, in un post pubblicato da Ogongo nel quale vengono elencate le motivazioni che hanno portato allo strappo.

    “Sardine di Roma, da oggi in autonomia. Incontro con i Benetton solo l’ultimo degli errori dei fondatori bolognesi”, scrive Ogongo su Facebook.

    “L’incontro che i fondatori delle Sardine hanno avuto con Luciano Benetton è stato sbagliato, inopportuno. Un errore politico ingiustificabile, ma solo l’ultimo degli errori che Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa hanno commesso nelle ultime settimane”.

    “Da questo momento le Sardine di Roma non fanno più riferimento ai 4 fondatori di Bologna né alla struttura che stanno creando. Le Sardine di Roma ripartono da quei valori che hanno fatto della manifestazione di Piazza San Giovanni la più grande e la più partecipata delle sardine: uguaglianza, libertà, giustizia sociale. Affiancarsi agli squali, o diventare come loro, non ci rafforza ma ci indebolisce, ci rende prede inconsapevoli”, si legge ancora nella nota.

    “Quando parlo di squali”, specifica Ogongo a TPI, “parlo di quelle potenze che potrebbero rovinare il movimento”.

    Le parole di Ogongo, però, preparano ad una ulteriore scissione, data ormai per certa: quella all’interno del gruppo romano.

    “Ho provato a farlo notare alle divisioni interne ma la mia linea non è passata. A questo punto ho preso questa decisione: si chiude e si riparte da zero. Non so chi diventerà il rappresentante del gruppo romano adesso”.

    Ogongo annuncia il cambio di rotta e anche il distacco rispetto alle future iniziative che erano state annunciate a livello nazionale.

    “Non andrò a Scampia e non parteciperò a quella iniziativa. Non mi riconosco più né nel gruppo bolognese, né in chi sarà il rappresentate delle Sardine a Roma. Con me ci saranno tutte le persone che non si identificano in quella linea. Non so quantificare ora, ma lo capiremo nei prossimi giorni”.

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