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    Ragazzo di 15 anni ucciso a Napoli, Salvini: “Assurdo sia il carabiniere a passare per criminale. Stava difendendo se stesso”

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 2 Mar. 2020 alle 13:10 Aggiornato il 2 Mar. 2020 alle 13:17

    15enne ucciso a Napoli, Salvini: “Il carabiniere non è un criminale”

    Salvini ha commentato la vicenda del ragazzo di 15 anni ucciso a Napoli durante un tentativo di rapina ai danni di un carabiniere non in servizio, che avrebbe aperto il fuoco nei confronti del giovane per difendersi, e che il padre della vittima ha definito “criminale”.

    “Voleva ucciderlo. Quello non è un carabiniere, ma un criminale, perché ha voluto uccidere mio figlio”, ha commentato l’uomo a Fanpage.it

    Ma secondo Salvini il carabiniere avrebbe agito per legittima difesa, e per questo non è da definirsi un “criminale”.

    “Quando a 15 anni prendi in mano una pistola vera o finta fai una scelta”, ha detto il segretario della Lega nel corso di un comizio a Todi.

    “Quando un carabiniere vede a rischio la vita sua e della sua fidanzata, fa quello che può, difendere se stesso, e no può passare per criminale. Non può essere aggredito e passare per criminale”, ha continuato.

    “In quale paese al mondo ci sono persone che vanno fuori dal comando dei carabinieri e dal pronto soccorso sparano e sfasciano i letti?”.

    Il leader della Lega ha fatto riferimento a quanto accaduto subito dopo la morte del ragazzo, che ha perso la vita al pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini di Napoli, dove era stato trasportato in condizioni critiche in seguito alla sparatoria: decine di persone, tra cui i suoi familiari, hanno infatti distrutto il nosocomio della struttura con calci, pugni, lanciato sedie e panche sulle vetrate.

    Il pronto soccorso è stato chiuso dal direttore della Asl perché inagibile, e 8 pazienti sono stati trasferiti in reparto o in altri ospedali. Poco dopo un gruppo di persone armate ha esploso quattro colpi di pistola nei pressi della caserma Pastrengo, sede del comando provinciale dei carabinieri di Napoli.

    “La morte di un quindicenne è sempre e comunque una tragedia. Ma è inaccettabile che sia stato devastato, tanto da dover sospendere l’attività, il pronto soccorso dell’Ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli”, ha scritto su Facebook il sindaco Luigi De Magistris. “Medici e infermieri devono lavorare in serenità per poter curare pazienti in emergenza. Ho più volte chiesto con forza che vi sia più vigilanza negli ospedali e nei pron‬to soccorso. La situazione negli ospedali è già alquanto complicata. Mai come di questi tempi è necessaria sicurezza totale! Basta parole!”.

    Intanto la famiglia della vittima ha nominato un avvocato, Antonio Mormile, per indagare sulla dinamica che ha portato alla morte del figlio.

    Secondo quanto accertato finora, il militare avrebbe parcheggiato l’auto, la ragazza che si trovava con lui sarebbe scesa, mentre lui non ne ha avuto il tempo. Russo, con casco integrale e scaldacollo, avrebbe raggiunto a piedi l’auto e puntato la pistola contro il carabiniere, che poi avrebbe fatto fuoco.

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