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    Omicidio Khashoggi, Renzi ribadisce che è “giusto avere rapporti con l’Arabia Saudita”

    Renzi risponde alle polemiche rilanciate in seguito al rapporto della Cia contro il principe ereditario Mohammed bin Salman accusato dell'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi e con il quale il leader di Italia Viva dialogava lo scorso gennaio

    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 27 Feb. 2021 alle 20:20 Aggiornato il 27 Feb. 2021 alle 21:41

    Intrattenere rapporti con l’Arabia Saudita “Non solo è giusto, ma è anche necessario“. Matteo Renzi risponde nella sua enews alle critiche di Pd, M5s e Leu all’indomani della diffusione del rapporto della Cia sull’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi che ha rivelato come il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed Bin Salman, con il quale il leader di Italia Viva dialogava lo scorso gennaio, abbia “approvato un’operazione a Istanbul, in Turchia, per catturare o uccidere il giornalista saudita”.

    Leggi anche: Conflitto d’interenzi (di Giulio Gambino) 

    Il leader di Iv ricorda di aver spesso difeso i giornalisti perseguitati dai diversi regimi dittatoriali ma respinge le accuse di aver taciuto sulla vicenda, sottolinea di pagare in Italia le tasse sui compensi ricevuti per le sue conferenze nel mondo e nega che siano mai giunti soldi a Pd o Iv per queste attività.

    Leggi anche: Omicidio Khashoggi, la fidanzata Hatice Cengiz a TPI: “Pensavo che l’Occidente si sarebbe battuto, invece ho trovato reticenza”

    Il 28 gennaio, infatti, mentre in Italia si apriva una crisi di governo che lui stesso ha innescato, Renzi (come rivelato da Emiliano Fittipaldi su Domani) volava su un jet privato a Riyadh, su invito del principe saudita, alla “Future investment initiative” (Fii), una conferenza alla sua quarta edizione, nota anche come la ‘Davos del deserto’, dedicata quest’anno al tema del “neo-Rinascimento”. In quell’occasione Renzi ha definito l’Arabia Saudita il “centro di un futuro nuovo Rinascimento”, dialogando proprio con il principe ereditario Mohammed Bin Salman (per Renzi “my friend, your royal highness”) che oggi sappiamo essere direttamente coinvolto nell’omicidio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi, ucciso e fatto a pezzi nell’autunno del 2018 in ambasciata a Istanbul. Ma non solo, Renzi, come ormai noto, è infatti membro del comitato consultivo dello FII Institute, da cui riceve fino a 80mila dollari l’anno a seconda della sua partecipazione a riunioni ed eventi.

    L’Arabia Saudita è un baluardo contro l’estremismo islamico ed è uno dei principali alleati dell’Occidente da decenni. Anche in queste ore – segnate dalla dura polemica sulla vicenda Khashoggi – il Presidente Biden ha riaffermato la necessità di questa amicizia in una telefonata al Re Salman” scrive Renzi.

    “Biden ha, tuttavia, ribadito la necessità di procedere con più determinazione sulla strada del rispetto dei diritti. Non dimentichiamo che, fino a cinque anni fa, in Arabia Saudita – per fare un esempio – le donne non potevano nemmeno guidare la macchina. Le esecuzioni capitali stanno scendendo da 184, nel 2019, a 27 nel 2020. Ma Biden ha chiesto giustamente di fare di più. Soprattutto sulla questione del rispetto dei giornalisti“.

    M5s, Pd e Leu “litigano su tutto” ma “si ricompattano solo per sparare a zero su di me“. Continua Matteo Renzi nella sua replica agli attacchi dei tre partiti contro di lui sul caso Khashoggi. “Mi dispiace disturbarvi anche di sabato pomeriggio, ma se c’è una cosa che mi caratterizza è che io non scappo mai davanti ai problemi. E sono abituato a metterci la faccia” scrive Renzi.

    “Sono, del resto, felice perché in queste settimane, dopo la fine dell’esperienza del Governo Conte (l’ex premier, peraltro, ha ripreso a insegnare proprio a Firenze, auguri sinceri di buon lavoro), i Cinque Stelle, il PD e persino LEU sono dilaniati da polemiche interne. Litigano su tutto, a cominciare dai posti al governo. Sono davvero felice di essere uno dei rari motivi di unità: si ricompattano solo per sparare a zero su di me”.

    Renzi spiega di non avere “difficoltà a raccontare dove vado e cosa faccio: sono eventi pubblici registrati su YouTube, sono iniziative sulle quali pago le tasse, rispondo delle mie idee e delle mie azioni ovunque. Se serve sono sempre disponibile a parlare di politica estera in tutti i luoghi, con chiunque, sapendo che la strada per difendere i diritti umani è una strada difficile ma da combattere ovunque. Mi spiace solo che si utilizzi la vicenda saudita per coprire le difficoltà interne italiane e per giustificare un’alleanza dove – come spesso è accaduto a una certa sinistra – si sta insieme contro l’avversario e non per un’idea”.

     

    Leggi anche: 1. Italia Morta Riad: l’imbarazzo di Renzi a spasso per il mondo in piena pandemia dopo aver fatto cadere il Governo (di Luca Telese) //  2. Conflitto d’interenzi (di Giulio Gambino) // 3. Se Renzi vivesse in Arabia Saudita (di Selvaggia Lucarelli); // 4. Omicidio Khashoggi, la fidanzata Hatice Cengiz a TPI: “Pensavo che l’Occidente si sarebbe battuto, invece ho trovato reticenza”

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