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    Il Cdm approva il nuovo Decreto Draghi: scuole aperte anche nelle regioni rosse, obbligo vaccinale per i farmacisti e zone gialle solo con deroga

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 31 Mar. 2021 alle 20:12 Aggiornato il 31 Mar. 2021 alle 20:47

    Il governo Draghi approva il decreto aprile: ecco cosa prevede

    Il Consiglio dei Ministri, riunitosi oggi 31 marzo alle ore 17.30, ha approvato il nuovo decreto Draghi: questo contiene le misure che entreranno in vigore dopo Pasqua, a partire cioè dal 7 aprile prossimo. Come aveva già chiarito il premier, le regole potrebbero essere allentate prima del previsto, nel caso in cui la curva epidemiologica lo consentirà.

    Le misure del nuovo decreto Draghi sono le stesse attualmente in vigore. Il decreto approvato oggi dal Consiglio dei ministri, conferma regole e divieti: “Dal 7 aprile al 30 aprile 2021, si applicano le misure di cui al provvedimento adottato in data 2 marzo 2021”, è scritto nel testo.

    Il decreto prolungherà la sospensione della zona gialla, già in vigore, fino a fine aprile, lasciando tutta l’Italia rossa o arancione anche dopo Pasqua. Tra le misure prorogate, anche il coprifuoco e il divieto di spostamento tra Regioni (salvo motivi di lavoro o necessità). A questo prolungamento della sospensione della zona gialla è stata però inserita una deroga: se un territorio avrà dati da zona gialla il governo potrà decidere di valutare un allentamento delle misure, che in sostanza consentirebbe la riapertura di bar e ristoranti a pranzo con servizio al banco o al tavolo.

    La regione, provincia o comune che avrà i numeri per tornare in giallo dovrà però essere in regola con i vaccini, soprattutto per quanto riguarda le persone anziane e fragili. Ed ecco il testo del decreto: “In ragione dell’andamento dell’epidemia, nonché dello stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini di cui all’articolo 1, comma 457, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, con particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili, con deliberazione del Consiglio dei ministri, sono possibili determinazioni in deroga al primo periodo e possono essere modificate le misure stabilite dal provvedimento di cui al comma 1 nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 1, comma 2, del decreto-legge n. 19 del 2020”.

    La novità principale riguarda la scuola, con il rientro in classe degli alunni fino alla prima media nelle zone rosse. In fascia arancione, torneranno in classe gli alunni fino alla terza media, con il 50 per cento in presenza alle superiori. Nel decreto dovrebbe essere infine confermata anche la chiusura in zona rossa di parrucchieri, barbieri e centri estetici.

    “Scudo” per vaccinatori che seguono regole

    Per omicidio colposo e lesioni personali colpose “verificatisi a causa della somministrazione di un vaccino per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV -2, effettuata nel corso della campagna vaccinale straordinaria in attuazione del Piano” nazionale, “la punibilità è esclusa quando l’uso del vaccino è conforme alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all’immissione in commercio emesso dalle competenti autorità e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del Ministero della salute relative alle attività di vaccinazione”.

    Stop deroghe Regioni su scuole in presenza

    Si torna in classe fino alla prima media in tutta Italia, zone rosse comprese, e i governatori non potranno emanare ordinanze più restrittive per sospendere l’attività in presenza. “Dal 7 aprile al 30 aprile è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi” fino alla prima media, si legge nella bozza. Una disposizione che “non può essere derogata da provvedimenti dei Presidenti delle Regioni e, delle Province autonome”. In zona arancione e gialla la presenza è fino alla terza media e con un minimo del 50% alle superiori.

     Obbligo vaccino Sanità anche a farmacisti

    Avranno l’obbligo di vaccinarsi “gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali”. La vaccinazione sarà “requisito essenziale” per l’esercizio della professione. Per chi rifiuta è previsto lo spostamento a “mansioni, anche inferiori” con il “trattamento corrispondente alle mansioni esercitate”. Se ciò non è possibile, “per il periodo di sospensione non è dovuta retribuzione”.

    Stop a visite agli amici in zona rossa fino al 30 aprile

    Fino al 30 aprile nelle zone rosse non sarà consentito andare a trovare parenti o amici una volta al giorno e in massimo due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) come invece sarà permesso nel weekend di Pasqua quando tutta Italia sarà in rosso. In zona arancione, invece, le visite saranno consentite, sempre una sola volta al giorno dalle 5 alle 22 e sempre in non più di due persone, all’interno del comune di residenza, come prevede la bozza del decreto.

    Concorsi pubblici in presenza dal 3 maggio

    Il decreto prevede lo sblocco dei concorsi (circa 110mila posti) e introduce procedure concorsuali semplificate. Tra le principali novità si prevede una prova scritta e una prova orale nei soli concorsi per il reclutamento di personale non dirigenziale.
    Sono esclusi dalle procedure semplificate i concorsi per alcune categorie (il personale in regime di diritto pubblico, ex articolo 3 del Dlgs 165/2001) tra cui magistrati ordinari, amministrativi e contabili, avvocati e procuratori dello Stato, professori universitari, appartenenti al comparto sicurezza e difesa, personale della carriera diplomatica e prefettizia.

    Dal 3 maggio 2021 è consentito lo svolgimento delle procedure selettive in presenza dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni”, prevede la bozza del decreto legge. Lo svolgimento delle prove deve avvenire “nel rispetto delle linee guida validate dal Comitato tecnico scientifico”.

    Misure in materia di trasporti

    Laguna Venezia

    Le misure previste nel decreto-legge hanno come obiettivo quello di risolvere in maniera strutturale il problema del transito delle grandi navi a Venezia prevedendo punti di attracco al di fuori della Laguna. Per contemperare le esigenze di tutela del patrimonio artistico, culturale e ambientale di Venezia e della sua laguna con quelle legate allo svolgimento dell’attività crocieristica e alle esigenze del traffico delle merci, il decreto prevede che l’Autorità portuale del Mare Adriatico Settentrionale lanci un concorso di idee. Il concorso raccoglierà proposte ideative e progetti di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione di punti di attracco utilizzabili dalle navi adibite al trasporto di passeggeri superiori a 40mila tonnellate e dalle navi portacontenitori adibite a trasporti transoceanici.

    Continuità territoriale con le isole

    Per garantire la mobilità delle persone e la circolazione delle merci su tutto il territorio nazionale vengono prorogati i collegamenti marittimi con Sardegna, Sicilia e isole Tremiti svolti in regime di servizio pubblico per il tempo necessario a consentire la fine delle procedure di aggiudicazione dei contratti di servizio e, in ogni caso, fino al 31 maggio 2021. I servizi riguardano le linee: Termoli-Tremiti; Civitavecchia-Cagliari-Arbatax; Napoli-Cagliari; Cagliari-Palermo; Genova-Porto Torres; Civitavecchia-Olbia.

    Documento unico

    Il decreto proroga di 3 mesi (dal 31 marzo al 30 giugno 2021) l’entrata a regime del documento unico per la circolazione dei veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Lo slittamento consente di perfezionare le procedure telematiche relative ai veicoli adibiti al trasporto delle merci e agli autobus, sottoposti a particolari normative di settore, e di completare la fase di rodaggio di tutte le procedure.

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