Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Non tagliamo le ali della Repubblica (di G. Bettini)

Immagine di copertina
Credit: Emanuele Fucecchi/TPI

Sul nuovo numero di TPI, in edicola da venerdì 26 novembre, l'intervento del dirigente dem per un ritorno della dialettica politica e per una democrazia con il popolo

La situazione politica italiana sembra a me molto incerta, transitoria. Sono convinto che molti leader di partito non sanno bene che pesci prendere. Dalla caduta del governo Conte II è nata per iniziativa del presidente Mattarella una nuova stagione di governo, con Draghi premier. Il lavoro svolto da Draghi in questi mesi è stato importantissimo. La sua autorevolezza, il suo prestigio e la sua competenza hanno creato un clima di simpatia verso l’Italia da parte del contesto internazionale. Il premier ha proseguito, implementandola ulteriormente, la campagna vaccinale. Secondo un’ispirazione che fu di Conte: massima allerta circa la sicurezza, provvedimenti di restrizione misurati al parere della stragrande maggioranza della comunità scientifica. Infine, non vi è dubbio; la preparazione dei progetti e i meccanismi di spesa circa i fondi europei sono andati avanti con speditezza e lungimiranza.

Il Pd si è mosso con sagacia, ottenendo risultati eccellenti. Oggi, tuttavia, siamo oggettivamente pressati da nuovi problemi. Il governo Draghi è stato ed è un governo di emergenza, di unità nazionale, del Presidente, incaricato di portare fino in fondo una precisa missione. È del tutto evidente che un governo con una così larga maggioranza presenti costantemente, e soprattutto dopo un anno di vita, conflittualità e contraddizioni interne. Lo si è visto ogni giorno: sulle misure di sicurezza e il green pass, sul reddito di cittadinanza, sulla quota cento, sulla visione internazionale. Di fronte a questo quadro dobbiamo evitare due risposte sbagliate.

Continua a leggere sul settimanale The Post Internazionale-TPI: clicca qui
Ti potrebbe interessare
Opinioni / Un’economia fondata sull’eredità è un’economia ferma (di G. Gambino)
Esteri / La disaffezione per la politica non è invincibile: la lezione per la sinistra che arriva da New York (di R. Parodi)
Opinioni / Il crollo di Tor de’ Conti e il problema degli spazi di Roma lasciati in abbandono
Ti potrebbe interessare
Opinioni / Un’economia fondata sull’eredità è un’economia ferma (di G. Gambino)
Esteri / La disaffezione per la politica non è invincibile: la lezione per la sinistra che arriva da New York (di R. Parodi)
Opinioni / Il crollo di Tor de’ Conti e il problema degli spazi di Roma lasciati in abbandono
Opinioni / Studenti manganellati, giornalisti intimiditi, giudici attaccati: il fascismo è tornato? (di R. Parodi)
Opinioni / Potere e profitto: Il libro americano di Meloni (di A. Venzon)
Opinioni / La pace fragile a Gaza (di F. Bascone)
Opinioni / Cambiare il mondo, senza voler per
forza passare alla storia, è possibile (di S. Mentana)
Opinioni / La grande sfida sull’obesità è cambiare la narrazione tossica che la circonda (di G. Gambino)
Economia / Lotta alla povertà: le armi (scariche) dell’Ue e il ruolo dell’Italia
Opinioni / Perché il campo larghissimo allargato al centro non è una buona idea (di R. Parodi)