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    Migranti, 700 per cento di partenze in più dalla Libia a pochi giorni dal rinnovo del Memorandum

    Foto: Flickr / UN Migration Agency (IOM)

    Partita un'iniziativa di mail bombing della campagna #Ioaccolgo per chiedere ai ministri Di Maio e Lamorgese di cancellare l'accordo con la Libia

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 31 Gen. 2020 alle 21:39

    Migranti, 700 per cento di partenze in più dalla Libia a pochi giorni dal rinnovo del Memorandum

    Le partenze dei migranti dalla Libia e il rinnovo imminente del Memorandum sono stati al centro di un vertice che il premier Conte ha avuto a Palazzo Chigi con i ministri di Esteri, Interno, Difesa, Infrastrutture. A rivelarlo è Repubblica, che cita il dato che preoccupa il governo: un aumento del 700 per cento delle partenze rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

    A gennaio 2019 infatti erano sbarcate in totale 202 persone giunte dalla Libia, mentre nell’ultimo mese, tra i 1275 già sbarcati e i 363 a bordo della nave Open Arms in attesa di un porto siamo a un totale di 1.638.

    La preoccupazione è che – com’è già accaduto – la Libia stia mettendo in atto una strategia per fare pressione sull’Italia a pochi giorni dal rinnovo del memorandum Italia-Libia, che il governo ha deciso di prorogare per i prossimi tre anni. Il memorandum, firmato nel 2017, sarà automaticamente rinnovato senza modifiche il 2 febbraio, nonostante gli impegni assunti dal governo tre mesi fa.

    Intanto, è partita un’iniziativa di mail bombing (l’invio di enormi volumi di email a un indirizzo di posta elettronica) promossa dalla campagna #Ioaccolgo, per chiedere ai ministri Di Maio e Lamorgese di cancellare il memorandum.

    “Si continuerà dunque a finanziare la guardia costiera libica per lo più formata da quegli stessi trafficanti che si dice di voler fermare, perché riporti i migranti in fuga nei lager dove sono sottoposti a ogni tipo di tortura e dove si può morire a causa dei bombardamenti”, spiega il Comitato promotore. “L’unica scelta ‘umana’ da compiere subito sarebbe quella di svuotare i lager e trasferire chi vi è trattenuto”.

    “Chiediamo l’evacuazione di tutti i migranti trattenuti nei centri libici, l’apertura di corridoi umanitari europei, il ripristino di un’operazione vera di soccorso in mare, un’Italia e un’Europa impegnate nell’accoglienza, il rispetto dei diritti umani fondamentali, a cominciare dal diritto alla vita”.

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