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    L’organizzatore di Siena Mattia Ciappi lascia le Sardine: “Partito da rinnovare, porterò la mia esperienza”

    Mattia Ciappi e Mattia Santori (Credits: Facebook @Mattia Ciappi / TPI)
    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 18 Feb. 2020 alle 14:17 Aggiornato il 18 Feb. 2020 alle 17:37

     

    Siena, Mattia Ciappi lascia le Sardine e passa al Pd: “Partito da rinnovare”

    Nel giorno in cui a Napoli si gioca l’ennesimo scontro a distanza tra Matteo Salvini e le Sardine, con due manifestazioni organizzate in contemporanea, il movimento guidato da Mattia Santori perde un pezzo importante nella provincia di Siena, cioè Mattia Ciappi. Il ragazzo, studente di Giurisprudenza originario di Poggibonsi, classe 1999, è stato finora il referente ufficiale e l’organizzatore delle manifestazioni delle Sardine nella città toscana e provincia, ma stamattina ha ufficializzato il suo addio al movimento.

    L’intervista di TPI a Mattia Ciappi: “Tanti altri faranno come me”

    Nel suo futuro immediato, però, c’è ancora l’impegno politico. Che si trasformerà in vera e propria vita di partito: “Porterò la mia esperienza di Sardina all’interno del Pd, perché c’è bisogno di innovare e rinnovare questo partito, asse del centrosinistra, macchina riformista che può declinare le voci e le passioni delle piazze in atti concreti. Voglio contribuire alla costruzione di una grande casa progressista, ecologica, civica e femminista”.

    Quello di Mattia Ciappi è dunque il primo caso di un esponente – anche abbastanza in vista – delle Sardine che passa alla politica attiva, nel Partito democratico. Anche se non si tratta di passaggio vero e proprio, visto che fin dall’inizio della sua esperienza di Sardina Ciappi non ha nascosto di essere iscritto al Pd.

    Quella maturata, oggi, dunque, è più una scelta di campo: “Se i movimenti servono a risvegliare coscienze – ha scritto il ventenne su Facebook – sono i partiti a farsi carico di trasportare quelle coscienze in prassi, in proposte, in atti concreti, dentro le istituzioni. Quelle stesse istituzioni che possono cambiare la vita dei cittadini. E allora con lo stesso spirito civico che mi ha animato per l’organizzazione delle piazze, faccio un passo indietro, per andare su altre direzioni”.

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