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Home » Politica

“Non mi ha votato neanche il mio cane”: a Ventotene il candidato sindaco Mario Adinolfi prende zero preferenze

Immagine di copertina

Mario Adinolfi prende zero voti: era candidato sindaco a Ventotene

Flop per Mario Adinolfi, che a Ventotene ha preso zero voti: il leader del “Popolo della famiglia”, infatti, ha preso zero voti.

S&D

A correre per la poltrona di primo cittadino dell’isola laziale erano in quattro: Carmine Caputo con la lista civica “Insieme per Ventotene”, eletto sindaco con 274 voti, Gerardo Santomauro di “Uniti per il bene di Ventotene”, che ha raccolto 223 preferenze, Luca Vittori del Partito gay Lgbt+, il quale ha raccolto un voto e, per l’appunto, Mario Adinolfi che, come detto, non è riuscito ad accaparrarsi nemmeno una preferenza.

mario adinolfi ventotene

Adinolfi aveva deciso di candidarsi a Ventotene perché “non si fanno più figli” e dicendo di voler “ripopolare l’isola cancellando l’aborto con il reddito di maternità“.

“Un’isola che quali Maldive e Caraibi, un luogo che le Baleari ce spicciano casa: è Ventotene. Qui non nascono più bambini, i morti sono il triplo dei neonati. Mi sono candidato sindaco per (ri)portare la bellezza della famiglia e dei bimbi in un luogo che deve guardare al futuro” aveva scritto su Twitter il leader del “Popolo della famiglia”.

“A Ventotene lo scontro tra bande rende impraticabile lo spazio democratico. Un voto al partito gay, nessun voto al Popolo della Famiglia, 500 voti alle due bande. Brutto segnale di controllo del voto, ma in alcune piccole realtà funziona così. Insisteremo perché l’isola cambi” è stato il primo commento a caldo di Mario Adinolfi.

Poi, in un secondo tweet, il candidato sindaco ha scritto: “Niente, a Ventotene non mi ha votato neanche il mio cane. (Ho provato a forzare modalità paramafiose del voto nei piccoli centri meridionali. Ho perso. La democrazia funziona anche così. Ma mi ricandiderò a Ventotene e la cambierò, perché il cambiamento è necessario come l’aria).”.

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