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    Ignazio La Russa difende il figlio accusato di violenza sessuale: “L’ho interrogato, non ha fatto nulla di penalmente rilevante”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 7 Lug. 2023 alle 14:51 Aggiornato il 7 Lug. 2023 alle 18:29

    Ignazio La Russa difende il figlio accusato di violenza sessuale

    Il presidente del Senato Ignazio La Russa difende il figlio, Leonardo Apache, accusato di violenza sessuale da una 22enne.

    “Dopo averlo a lungo interrogato ho la certezza che mio figlio Leonardo non abbia compiuto alcun atto penalmente rilevante. Conto sulla Procura della Repubblica verso cui, nella mia lunga attività professionale ho sempre riposto fiducia, affinché faccia chiarezza con la maggiore celerità possibile per fugare ogni dubbio” ha dichiarato la seconda carica dello Stato.

    La Russa ha anche aggiunto di aver rivolto al figlio una “forte reprimenda” per “aver portato in casa nostra una ragazza con cui non aveva un rapporto consolidato”.

    “Non mi sento di muovergli alcun altro rimprovero” ha dichiarato ancora il presidente del Senato aggiungendo di avere “molti interrogativi” sul racconto della presunta vittima. “Per sua stessa ammissione, aveva consumato cocaina prima di incontrare mio figlio. Un episodio di cui Leonardo non era a conoscenza. Una sostanza che lo stesso Leonardo sono certo non ha mai consumato in vita sua”.

    Ignazio La Russa contesta anche la denuncia “presentata dopo quaranta giorni dall’avvocato estensore che, cito testualmente il giornale che ne dà notizia, occupa questo tempo per rimettere insieme i fatti”.

    Dopo le dure critiche arrivate dall’opposizione, La Russa ha precisato che non intendeva colpevolizzare la ragazza. “Mi dispiace essere frainteso. Lo dico sinceramente. Io non accuso nessuno e men che meno la ragazza”, ha detto il presidente del Senato. “Semplicemente, da padre, dopo averlo a lungo sentito, credo a mio figlio. Per il resto, sottolineo il mio rispetto per gli inquirenti e il desiderio che facciano chiarezza il più celermente possibile. Leonardo ha nominato un suo difensore e da ora toccherà a quest’ultimo decidere se e quando intervenire”.

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