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    Guerra in Ucraina, l’Italia cerca accordi con Algeria e Qatar per sostituire il gas russo

    Il ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, durante la missione a Doha (Qatar), il 5 marzo 2022. Credit: ANSA/ANGELO CARCONI
    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 8 Mar. 2022 alle 11:20

    Guerra in Ucraina, l’Italia cerca accordi con Algeria e Qatar per sostituire il gas russo

    “Stiamo pianificando altre missioni per diversificare ulteriormente le forniture energetiche all’Italia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, quando nel fine settimana ha incontrato a Doha l’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani. Il paese del Golfo, terzo produttore di gas naturale al mondo, è stato l’ultima tappa del capo della Farnesina, che guida gli sforzi diplomatici per la ricerca di fonti energetiche alternative al gas russo a seguito dell’invasione dell’Ucraina. “Abbiamo definito un piano italiano di sicurezza energetica per tutelare i nostri cittadini e le nostre imprese”, ha detto Di Maio, accompagnato nella visita dall’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi. “Il Qatar è un partner energetico storico e affidabile per l’Europa e per l’Italia: è il nostro pricipale fornitore di gas naturale liquefatto e il terzo in termini assoluti di gas naturale”, ha ricordato Di Maio, che nelle ultime settimane ha anche visitato l’Algeria, altro importante fornitore di gas per l’Italia. “Rafforzando i legami con il Qatar e con gli altri paesi in cui mi sono recato ci rendiamo autonomi anche da eventuali dai ricatti del gas russo“.

    La visita è stata preceduta da una telefonata all’emiro di Mario Draghi, che stamattina ha parlato con Ilham Aliyev, presidente dell’Azerbaigian, altro importante esportatore di gas.  “L’Italia è al lavoro per ridurre in tempi rapidi la dipendenza dal gas russo”, ha ricordato ieri il presidente del Consiglio, prima dell’annuncio del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, che in un’intervista al Tg1 ieri ha dichiarato che nei prossimi mesi l’Italia sostituirà circa la metà del gas che attualmente importa dalla Russia con altre fonti energetiche. “Per metà anno, circa la metà del gas importato dalla Russia sarà sostituita da altre fonti”, ha detto il ministro. L’Italia, che importa il 90 percento del proprio fabbisogno di gas, riceve solo dalla Russia li 40 percento del gas importato.

    Dopo la Russia, il secondo esportatore di gas naturale in Italia è l’Algeria, che ha promesso di aumentare le forniture di circa 2 miliardi di metri cubi per arrivare a 30 nei prossimi mesi. Il Qatar è al terzo posto, ma è il primo esportatore in Italia di gas naturale liquefatto. L’emirato fornisce all’Italia  6,9 miliardi di metri cubi l’anno, pari a quasi il 10% del totale delle importazioni di gas.

    Ieri il vice primo ministro russo, Alexander Novak, ha detto che Mosca avrebbe “ogni diritto” a fermare le forniture tramite il gasdotto Nord Stream 1, che collega la Russia alla Germania, dopo la decisione di Berlino di sospendere l’autorizzazione del nuovo gasdotto Nord Stream 2, già completato. “Finora non abbiamo preso una decisione del genere”, ha detto Novak alla televisione di stato russa. “Ma i politici europei con le loro dichiarazioni e accuse contro la Russia ci spingono verso questo”.

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