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    Fase 2, Conte: “Dal 4 maggio più spostamenti, nel nuovo decreto il programma della ripresa”

    Giuseppe Conte Credits: Ansa
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 26 Apr. 2020 alle 09:48 Aggiornato il 26 Apr. 2020 alle 11:37

    Fase 2, Conte: “Dal 4 maggio più spostamenti, nel nuovo decreto il programma della ripresa”

    Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha parlato di come si svolgerà la fase 2, anticipando alcune delle novità in arrivo nel nuovo decreto, in un’intervista a Repubblica. “​Non siamo ancora nella condizione di ripristinare una piena libertà di movimento, ma stiamo studiando un allentamento delle attuali, più rigide restrizioni”, ha detto Conte. “​Ho già anticipato che non sarà un ‘libera tutti’. Faremo in modo di consentire maggiori spostamenti, conservando, però, tutte le garanzie di prevenzione e di contenimento del contagio”.

    Il premier ha parlato anche della scuola, sostenendo che è ​“​al centro dei nostri pensieri e riaprirà a settembre. Ma tutti gli scenari elaborati dal comitato tecnico-scientifico prefigurano rischi molto elevati di contagio, in caso di riapertura delle scuole. È in gioco la salute dei nostri figli, senza trascurare che l’età media del personale docente è tra le più alte d’Europa. La didattica a distanza, mediamente, sta funzionando bene. La ministra Azzolina sta lavorando per consentire che gli esami di Stato si svolgano in conferenza personale, in condizioni di sicurezza”.

    E sul tema delle cerimonie religiose? “Abbiamo sollecitato al comitato tecnico-scientifico l’indicazione di nuove regole per le cerimonie religiose. Auspichiamo di poter venire incontro all’esigenza, fondamentale per i credenti, di accostarsi ai sacramenti. Una privazione che questa emergenza ci ha portato e che personalmente ho trovato particolarmente dolorosa, è la rinuncia ai funerali che significano anche un ultimo gesto di raccoglimento e di affetto nei confronti delle persone care che ci lasciano”.

    “Per le mascherine introdurremo presto un prezzo calmierato, in modo da evitare speculazioni e abusi di mercato. Quanto alla riduzione dell’Iva, in realtà farò di tutto per pervenire al più presto alla completa eliminazione dell’Iva”, ha dichiarato Conte. “​Con il nuovo decreto annunceremo un programma di ripresa anche per le restanti attività economiche, anche se anticipo subito che bar e ristoranti non riapriranno il 4 maggio”, ha spiegato il premier. “Stiamo però lavorando per consentire ai ristoratori non solo consegne a domicilio ma anche attività da asporto. In ogni caso confidiamo di offrire a tutti gli operatori economici un orizzonte temporale chiaro, in modo da avere in anticipo tutte le necessarie informazioni e adottare per tempo le precauzioni utili a ripartire in condizioni di massima sicurezza”.

    “Il settore del turismo – aggiunge Conte – è quello più severamente colpito, anche perché non ha alcuna possibilità di rimediare, da solo, alle perdite accumulate. Il ministro Franceschini sta elaborando varie proposte per sostenere questo settore che, anche dal punto di vista economico, rimane uno dei punti di forza dell’intero sistema-Italia”. Conte avverte poi le Regioni: “Non possiamo procedere in ordine sparso. Non possiamo permettercelo perché il virus non conosce distinzioni territoriali e dobbiamo assolutamente prevenire una seconda ondata di contagi. Il piano nazionale che abbiamo messo a punto ci consente una ripresa ben strutturata, ragionata, senza concessione a improvvisazioni”.

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