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    Elezioni Emilia Romagna, il primo faccia a faccia in tv tra Bonaccini e Borgonzoni si accende sulla sanità

    Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni in tv a Cartabianca
    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 19 Nov. 2019 alle 22:37 Aggiornato il 20 Nov. 2019 alle 10:15

    Elezioni Emilia Romagna, su Rai 3 primo confronto Bonaccini-Borgonzoni

    Oggi, 19 novembre 2019, è andato in onda a Cartabianca su Rai 3 il primo confronto tv tra Stefano Bonaccini del Pd e Lucia Borgonzoni della Lega, i due principali candidati alle elezioni regionali in Emilia Romagna che si terranno il prossimo 26 gennaio 2020. Nel talk show condotto da Bianca Berlinguer i due aspiranti governatori hanno dato vita a un confronto che è rimasto nell’ambito fair play. Ma il faccia a faccia si è comunque acceso sulla questione della sanità.

    “Non dobbiamo mai accontentarci – ha detto il presidente di Regione uscente Bonaccini, candidato di Pd e centrosinistra (qui il suo profilo) – ma il governo giallo-verde ha definito l’Emilia-Romagna la migliore sanità d’Italia. Anche noi abbiamo problemi, ma io la sanità dell’Emilia-Romagna la difendo e finché ci sono io i poveri saranno trattati come i ricchi”.

    Borgonzoni, invece, senatrice della Lega appoggiata dalla coalizione di centrodestra (qui il suo profilo), ha puntato il dito soprattutto sulla lunghezza delle liste d’attesa. “Abbiamo segnalazioni da moltissimi cittadini – ha dichiarato – è penalizzato chi abita in zone disagiate e comunque un anziano non può andare a 60 km da casa sua”.

    La candidata della Lega rispondendo al governatore sulle liste d’attesa ha detto: “Nessuno dice che sia la sanità peggiore d’Italia ma dall’altra parte si possono usare trucchetti per far tornare calcoli”.

    “Trucchetti lo dice a qualcun altro, oppure me lo dimostra, stiamo attenti alle parole Borgonzoni”, è stata la replica di Bonaccini. Borgonzoni ha quindi iniziato a leggere le liste d’attesa. “Sulle liste d’attesa di prima fascia siamo nettamente al prima regione per risposta in Italia”, ha risposto Bonaccini. “Dopo di che non si fa mai abbastanza. La proposta che ha fatto Borgonzoni sul Veneto noi la applichiamo già da alcuni anni, quella di utilizzare anche la domenica e le ore serali in settimana per smaltire le visite. Quando diventati presidente c’erano 1,8 milioni di viste prenotate mai erogate. Ma a mancare era chi prenotava, non il medico. Se prenotare è un diritto, presentarsi è un dovere”. Per risolvere il problema “è bastato mettere il ticket per chi non disdice entro 48 ore”. Sono state risparmiate risorse investite poi in tecnologie, ha detto il governatore. “Ma si può sempre migliorare”.

    IL VIDEO DELLA PUNTATA

    Il confronto si è concentrato anche su temi come la plastic tax e l’assegnazione delle case popolari. Borgonzoni che vorrebbe innalzare a 10 anni la soglia per la residenza in regione per l’assegnazione. Bonaccini ha proposto invece un piano per la costruzione di nuovi alloggi.

    Al centro del confronto anche il valore nazionale delle elezioni regionali e il rapporto con le rispettive forze politiche. “Gli emiliano-romagnoli – ha detto Bonaccini – sanno che per i prossimi cinque anni la regione sarà governata o da me o da lei: non ci saranno Salvini o altri che devono occuparsi di altre cose. Io non ho bisogno di balie”.

    Borgonzoni ha replicato dicendo che “la Lega prende voti di periferie e classi operaie, dà risposte che non vengono più date dalla sinistra. La nostra regione funziona 6 e non 10 come potrebbe”. E ha assicurato che se perderà le elezioni non tornerà a Roma, ma resterà a guidare l’opposizione in consiglio regionale.

    Il quadro

    Nonostante manchino ancora più di due mesi alle elezioni regionali, il clima della campagna elettorale è già caldo. Tra gaffe sugli ospedali e mobilitazioni virali come quelle delle sardine, gli occhi sono più che mai puntati sulla sfida elettorale, fondamentale banco di prova dei partiti politici nazionali. Certamente l’esito del voto peserà anche a livello nazionale.

    Il Pd punta tutto sulla rielezione di Bonaccini, governatore della regione storicamente “rossa” dal 2014, mentre il centrodestra, guidato dalla Lega, ha presentato la senatrice e fedelissima di Matteo Salvini, Borgonzoni.

    Nel corso del confronto Bonaccini-Borgonzoni è stato diffuso anche un sondaggio, realizzato dall’istituto Ixè, che indica l’esponente Dem favorito per il successo. Il governatore uscente sarebbe oltre il 40 per cento dei consensi mentre la senatrice della Lega non arriverebbe al 30 per cento. Nel voto alle liste tuttavia è avanti la coalizione di centrodestra.

    Tra gli altri ospiti della puntata di Cartabianca anche Stefano Patuanelli, Ministro dello sviluppo economico, Anna Ascani del Partito Democratico, Daniela Santanchè di Fratelli d’Italia, Massimo Giannini, direttore di Radio Capital, Emiliano Fittipaldi, giornalista dell’Espresso, Salvo Sottile, giornalista e conduttore di Mi manda Raitre, Marco Bocci, attore e regista Mauro Corona, alpinista e scrittore.

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