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    La provocazione di Di Battista contro la psicosi da Coronavirus: “E allora quelli che ogni anno muoiono per colpa dei fulmini?”

    L'ex deputato del M5S ha detto la sua sulla paura generata dal Covid-19, ma il suo post non è stato apprezzato

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 26 Feb. 2020 alle 12:55

    Di Battista contro la psicosi da Coronavirus: “E allora i morti per i fulmini”?

    Alessandro Di Battista si scaglia contro la psicosi da Coronavirus e tira in ballo i morti che ogni anno sono causati dai fulmini.

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    L’ex deputato del M5S ha proposto il suo pensiero in un post apparso nella giornata di mercoledì 26 febbraio sul suo profilo Facebook.

    “Intanto nel mondo reale – scrive Di Battista – In Italia ogni anno si ammalano di cancro circa 370.000 persone. Più di 1000 al giorno e ne muoiono quasi 500 al giorno. È la peste del secolo ma di prevenzione si parla poco e anche della necessità di cambiare stili di vita. In compenso oggi escono tutorial persino su come lavarsi le mani”.

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    “Ogni anno nel mondo circa 1000 persone vengono folgorate dai fulmini. Ovvero dal 2002 (anno scoppio epidemia SARS) ad oggi i fulmini hanno ucciso 18000 persone. Presto da Lidl venderanno parafulmini portatili…va fermata questa strage!”.

    “18 milioni all’anno muoiono di malattie cardiovascolari. Circa 50.000 al giorno. Che ce ne frega, ma sì strafoghiamoci di merda venduta come fosse cibo che presto moriremo tutti di Coronavirus”.

    “In Italia da decenni muoiono circa 2 persone al giorno di influenza. Basta con la discriminazione virale!” scrive ancora l’attivista del Movimento 5 Stelle.

    “I bimbi morti al giorno in Africa per fame o complicazioni da diarrea sono 7000. Quasi 5 al minuto. Magari ci fossero supermercati da assaltare e magari riuscissero a tossire forte, qualcuno si accorgerebbe di loro”.

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    “I sottopassi di Istanbul sono pieni di ragazzini siriani scappati dall’ennesima guerra “imposta” dall’estero. Sono fantasmi che camminano tra i turisti che vengono a farsi i trapianti di capelli. A proposito, dove sta la Siria? Forse c’è un atlante sotto il peluche a forma di Coronavirus”.

    “Dall’Iraq entrano in Iran decine di migliaia di iracheni. Vengono a curarsi perché gli ospedali iracheni – dopo due guerre e un decennio di sanzioni – non sono sufficienti. A proposito di sanzioni. In Iraq le sanzioni hanno causato la morte di mezzo milione di bambini”.

    “P.S. Arriveranno i soliti attacchi: “Vuoi sminuire”. No, anzi, ringrazio medici, infermieri e Istituzioni che lavorano H24. Certe misure per evitare il contagio sono giuste (e sarebbero da adottare sempre). Dico solo che più lucidità aiuterebbe tutti quanti”.

    Il post, però, non ha avuto l’effetto sperato. Alcuni, infatti, hanno apprezzato il pensiero del “Dibba”, ma sono molto più numerosi gli utenti che hanno criticato l’ex deputato del M5S, così come si può leggere nei commenti sottostanti al suo post.

    “Mi stupisco di te” scrive un utente, mentre un altro sottolinea che “Non c’è niente di male a volersi proteggere”.

    “Sei stato 6 mesi in Iran per sta lista copiata da Wikipedia? Non siamo scemi” è il pensiero di un altro dei follower di Di Battista.

    “Siamo il terzo Paese al mondo per contagi da Coronavirus e Di Battista parla dei fulmini?” è uno dei tanti altri commenti che si leggono sul profilo dell’attivista M5S.

    La provocazione di Di Battista sulla psicosi da Coronavirus, quindi, non sembra aver fatto breccia nei suoi follower.

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