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    Il Consiglio dei ministri approva il decreto per le riaperture, ecco cosa prevede

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 21 Apr. 2021 alle 19:56 Aggiornato il 22 Apr. 2021 alle 07:18

    Dal 26 aprile torneranno le zone gialle, molti studenti rientreranno nelle aule e potranno riprendere le attività all’aperto, ma non sarà un “liberi tutti”. A stabilirlo è stato il Consiglio dei ministri che, ieri, 21 aprile 2021, ha dato il via libera al decreto sulle riaperture. Un provvedimento che tuttavia non è stato votato dalla Lega di Matteo Salvini, che si è astenuta perché in disaccordo sul mantenimento del coprifuoco e su alcune restrizioni, ritenute “illogiche e punitive”.

    Il provvedimento, intitolato “Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19”, detta il cronoprogramma per la ripartenza delle attività economiche sottoposte alle restrizioni a causa della pandemia di Covid-19. Le misure, che saranno graduali e partiranno dal 26 aprile come anticipato la scorsa settimana dal governo, avranno validità fino al 31 luglio. Fino a questa data infatti dovrebbe essere disposta la proroga dello stato d’emergenza Covid. Ecco cosa prevede il decreto:

    Spostamenti

    Dal 26 aprile chi è munito di certificazione verde potrà spostarsi da una Regione all’altra anche se si tratta di zone rosse o arancioni. Sempre dal 26 aprile e fino al 15 giugno, in zona gialla e arancione, è possibile andare a trovare amici o parenti in una abitazione privata (diversa dalla propria) in 4 persone al posto di 2.

    Ristoranti e coprifuoco

    Dal 26 aprile in zona gialla potranno riaprire i ristoranti a pranzo e cena “con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto” mentre dal primo giugno potranno aprire – ma solo a pranzo – anche i locali che hanno spazi al chiuso.

    Il provvedimento prevede che sarà mantenuto almeno fino al primo giugno il coprifuoco alle 22. A metà maggio potrebbe essere valutata, dopo un’ulteriore analisi dei dati epidemiologici, una delibera per eliminarlo o far partire il provvedimento dalle ore 23.

    Decreto riaperture: spettacoli

    Dal 26 aprile riaprono al pubblico in zona gialla cinema, teatri, sale concerto, live club. È necessario che ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50 per cento di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.

    Manifestazioni sportive

    Dal 1° giugno in zona gialla sono aperte al pubblico anche le manifestazioni e gli eventi sportivi di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Coni e del Comitato paralimpico. La capienza consentita è del 25 per cento di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 1000 spettatori per gli impianti all’aperto e 500 per quelli al chiuso.

    Per eventi di particolare rilevanza e tenuto conto delle caratteristiche dei siti è possibile autorizzare la presenza di un numero maggiore di spettatori. Possibile inoltre, anche prima del 1° giugno, autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza.

    Piscine, palestre e sport di squadra

    Dal 26 aprile in zona gialla è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di contatto. Dal 15 maggio riaprono in zona gialla le piscine all’aperto. Dal 1° giugno in zona gialla riaprono le palestre.

    Decreto riaperture: Fiere e congressi

    Dal 15 giugno in zona gialla riaprono le fiere. Dal 1° luglio via libera a convegni e congressi. Centri termali, parchi tematici e di divertimento Dalla stessa data, in zona gialla sono consentite le attività nei centri termali e possono riaprire i parchi tematici e di divertimento.

    Certificati verdi

    Può avere il certificato verde: chi ha completato il ciclo di vaccinazione (dura sei mesi dal termine del ciclo prescritto); chi si è ammalato di covid ed è guarito (dura sei mesi dal certificato di guarigione); chi ha effettuato test molecolare o test rapido con esito negativo (dura 48 ore dalla data del test).

    Le certificazioni verdi rilasciate dagli Stati membri dell’Unione sono riconosciute valide in Italia. Quelle di uno Stato terzo se la vaccinazione è riconosciuta come equivalente a quella valida sul territorio nazionale.

    Decreto riaperture: la scuola

    Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50 per cento al 75 per cento. In zona gialla e arancione dal 70 per cento al 100 per cento. Per quanto riguarda l’università, dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno.

    Leggi anche: 1. Riaperture, Gelmini: “Più di 11 regioni verso il giallo. Coprifuoco? Ascoltato il Cts, sarà tolto per gradi”/2. Come funziona l’autocertificazione in attesa del pass vaccinale /3. Estate 2021: in spiaggia con le regole Covid del 2020. Ecco cosa prevedono

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