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    Crisi governo 30 maggio | Il caso Rixi e il grande giorno del voto su Di Maio

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 30 Mag. 2019 alle 20:32 Aggiornato il 30 Mag. 2019 alle 22:49

    Crisi Governo | Di Maio news | M5s news | Salvini news | Oggi 30 maggio

    Crisi Governo – Sono passati quattro giorni dalle elezioni europee il cui risultato ha aperto una crisi interna al Movimento 5 stelle. Oggi 30 maggio potrebbe essere la giornata cruciale perché Luigi Di Maio ha messo al voto la sua leadership sulla piattaforma Rousseau. (Segui qui tutti gli aggiornamenti)

    Alle 20 di giovedì 30 maggio è arrivato il risultato del voto: Luigi Di Maio resta il capo politico del Movimento 5 Stelle.

    È questo il verdetto dell’attesa votazione degli iscritti al partito che si è svolta oggi sulla piattaforma online Rousseau dalle ore 10 alle 20. Il vicepremier di Pomigliano d’Arco aveva chiesto la consultazione sul suo ruolo dopo la sonora sconfitta delle Elezioni Europee di domenica 26 maggio, che hanno visto il M5S cadere al 17,1 per cento dei consensi dal 32,7 per cento delle Politiche del 4 marzo 2018. Gli attivisti M5S gli hanno confermato la fiducia.

    > Il potere per il potere: così il M5S ha cambiato pelle in un anno. Una fotografia (L’editoriale di G.Gambino)

    Crisi governo | Le parole di Salvini

    Il vicepremier e leader della Lega ha parlato ai microfoni del programma tv Dritto e Rovescio: “Elezioni anticipate? “L’unica cosa che non farò è tirare a campare. Se sto qui a fare le cose bene, sennò non starò qui a scaldare la poltrona”.

    Tutti i dettagli

    Crisi governo | Rousseau

    Il voto su Rousseau – La domanda per gli utenti era: “Confermi Luigi Di Maio come capo politico del Movimento 5 Stelle?”.

    L’annuncio del voto era stato dato il 29 maggio dallo stesso leader M5s sul Blog delle Stelle: “Chiedo di mettere al voto degli iscritti su Rousseau il mio ruolo di capo politico, perché è giusto che siate voi ad esprimervi. Gli unici a cui devo rendere conto del mio operato”.

    I rischi – L’esito della consultazione online potrebbe causare un terremoto nella maggioranza di Governo. Il voto infatti arriva in un momento particolarmente delicato: sulla scia del successo elettorale, il vicepremier leghista Matteo Salvini preme per avere maggiore potere rispetto al suo alleato. (Qui le ultime notizie sul governo)

    Intanto, nella maggioranza è scontro anche sul caso Rixi, la cui sentenza per le spese pazze in Liguria è attesa per oggi, 30 maggio. “Che Rixi, se condannato, si debba dimettere non lo dice solo il contratto ma la morale comune. Io non posso pensare che Salvini, dopo aver vinto le elezioni, possa mandare tutto a carte quarantotto con la lettera Ue, una manovra complicata, per difendere un condannato”, ha affermato Alessandro Di Battista al termine dell’assemblea M5s. “Anche oggi ho visto che Salvini parlava di me, non ho capito perché debba essere la sua ossessione”, sottolinea Di Battista.

    Chi difende Di Maio e chi chiede un passo indietro

    Crisi governo | L’assemblea M5S

    Assemblea a Cinque Stelle – Mercoledì 29 maggio alle 20 si è tenuta l’assemblea dei parlamentari pentastellati a Montecitorio: sul tavolo, dopo la sconfitta elettorale alle elezioni europee che hanno visto il Movimento arrivare al solo 17,1 per cento, la discussione sulla leadership del vicepremier Luigi Di Maio.

    Erano presenti il capo politico Di Maio e Alessandro Di Battista.Sono arrivati anche i ministri Alfonso Bonafede, Giulia Grillo, Riccardo Fraccaro ed Elisabetta Trenta, e a fine riunione anche il presidente della Camera Roberto Fico.

    Tra i pentastellati arrivati alla congiunta anche il senatore Gianluigi Paragone, finito nel mirino per le sue parole sui troppi incarichi ricoperti da Luigi Di Maio. Paragone, prima di entrare assieme a Paola Taverna nel palazzo dei gruppi, non ha rilasciato dichiarazioni. Presente anche Max Bugani dell’Associazione Rousseau.

    > M5s, il senatore Paragone annuncia le sue dimissioni

    Le dichiarazioni di Di Maio – Durante l’assemblea il leader del M5S ha dichiarato: “Ho chiesto la fiducia agli iscritti perché anche io ho una dignità e negli ultimi due giorni mi sono sentito dire di tutto. A me non me ne frega nulla della poltrona”.

    Crisi governo | Il commento di Conte

    I colloqui di Conte – Il 29 maggio il premier Giuseppe Conte ha incontrato prima il Vicepresidente Salvini e successivamente, il Vicepresidente Di Maio: “Con entrambi ho avuti lunghi colloqui, che hanno costituito l’occasione per scambiare alcune valutazioni sugli esiti dell’ultima consultazione elettorale, sulla nuova composizione del Parlamento europeo e sulle procedure di nomina nelle Istituzioni europee”, ha sottolineato il presidente del Consiglio.

     

     

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