Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:57
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Crisi di governo, il M5s valuta l’ipotesi del ritiro anticipato dei ministri entro mercoledì

Immagine di copertina

Crisi di governo, il M5s valuta l’ipotesi del ritiro anticipato dei ministri entro mercoledì

La crisi di governo non accenna a rientrare: il Movimento 5 stelle sta valutando l’ipotesi di ritirare i ministri prima ancora del confronto definitivo di mercoledì, quando Mario Draghi tornerà di fronte alla Camere dopo lo strappo di ieri.

Secondo quanto riferiscono all’Ansa fonti parlamentari, quello del ritiro dei ministri è uno tra diversi scenari attualmente sul tavolo dei dirigenti del movimento. Un tema affrontato anche durante la riunione del consiglio nazionale tenuto ieri, dopo l’uscita dall’Aula durante il voto di fiducia al Senato che ha spinto il presidente del Consiglio ad annunciare le dimissioni, poi respinte da Mattarella.

“Il consiglio nazionale si riunirà di nuovo oggi e faremo le nostre valutazioni”, ha commentato oggi la capogruppo al Senato, Mariolina Castellone, arrivando nella sede del Movimento in via di Campo Marzio.

Anche il capodelegazione del movimento all’interno del governo, Stefano Patuanelli, ha commentato l’ipotesi, senza sbilanciarsi. “Si è dimesso il presidente del Consiglio, di fatto è il governo dimissionario”, ha detto il ministro dell’Agricoltura, lasciando la sede del M5s.

A chiedere il ritiro è una parte del movimento che punta a portare a termine lo strappo con l’esecutivo, per tentare di recuperare parzialmente il consenso perso negli anni al governo, mentre altre componenti sono più favorevoli al dialogo per ricomporre la crisi.

Secondo quanto riporta La Repubblica, una delle possibilità discusse al momento solo tra i parlamentari del M5s è quella di far votare gli iscritti, schierati in maniera compatta per l’uscita del governo, per certificare il ritiro o la rinuncia a un Draghi bis.

Ti potrebbe interessare
Politica / “Energia e infrastrutture: il modello pubblico e privato”. L’evento finale Scuola Politica “Vivere nella Comunità”
Politica / "L'Italia è il paese che amo": la frase di Berlusconi diventa uno spot a favore del Sì al referendum
Politica / Geppi Cucciari al ministro Giuli: "I suoi discorsi ascoltati al contrario spesso migliorano"
Ti potrebbe interessare
Politica / “Energia e infrastrutture: il modello pubblico e privato”. L’evento finale Scuola Politica “Vivere nella Comunità”
Politica / "L'Italia è il paese che amo": la frase di Berlusconi diventa uno spot a favore del Sì al referendum
Politica / Geppi Cucciari al ministro Giuli: "I suoi discorsi ascoltati al contrario spesso migliorano"
Politica / Von der Leyen e Macron: "Attrarre ricercatori nell'Ue". Italia irritata: "Si promuove l'Europa o la Francia?"
Politica / Referendum dell’8 e 9 giugno 2025, l’Agcom: “Le emittenti dedichino adeguato spazio alla consultazione”
Politica / Caso Starlink: la responsabile vendite di SpaceX invitata a un evento dell’Aeronautica. Casu (Pd) a TPI: “Crosetto riferisca su intese con Musk”
Politica / “La tecnosinistra ha favorito le Big Tech Usa. Così oggi l’Europa non ha una visione”: intervista a Vincenzo Sofo (FdI)
Esteri / Mentre in Turchia sta schiacciando l’opposizione, Erdogan viene accolto a braccia aperte da Meloni
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale
Politica / “Vi spiego il sogno di Ventotene del mio amico Altiero”: colloquio con Pier Virgilio Dastoli, storico assistente di Spinelli