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    Coronavirus, il nuovo decreto: cosa cambia dal 14 aprile

    Riaprono cartolerie, librerie e negozi d'abbigliamento per bambini e neonati

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 11 Apr. 2020 alle 08:48 Aggiornato il 11 Apr. 2020 alle 08:48

    Coronavirus, cosa cambia dal 14 aprile: riaprono le librerie, guanti obbligatori per fare la spesa

    Da martedì 14 aprile cambieranno un po’ di cose per l’Italia. Secondo il nuovo decreto, spiegato venerdì 10 aprile da Giuseppe Conte, a breve riapriranno le librerie, cartolerie e i negozi di vestiti per bambini e neonati. Ma non solo: ripartiranno anche le attività forestali, l’industria del legno e la produzione di computer, tutte attività che erano state sospese durante il lockdown da Coronavirus. Il Presidente del Consiglio ha comunque precisato che la morsa sarà prorogata fino al 3 maggio, compresa la stretta sui rientri dall’estero e sui viaggi di lavoro nel nostro paese: continueranno i controlli agli imbarchi e vige lo stop a chi viaggia con la febbre.

    Coronavirus dal 14 aprile: ripartono alcune attività, dalle librerie alle forestali

    Nuove regole per le attività aperte. Come spiegato da Conte, ripartiranno attività legate alle aree forestali, per tagliare la legna ad esempio, ma anche per la fabbricazione dei computer. La lista dei codici Ateco si amplia, facendo spazio a tante altre attività legate all’agricoltura, così come la ripresa per gli organismi internazionali presenti in Italia, come le sedi delle agenzie delle Nazioni Unite. Riparte anche il commercio all’ingrosso di carta e cancelleria in modo da poter rifornire le cartolerie di penne, pennarelli e quaderni per la riapertura concessa dal governo.

    ORARI PIÙ LUNGHI AL SUPERMERCATO – Un’altro cambiamento riguarda invece le misure per gli esercizi commerciali aperti: sarà necessario utilizzare guanti usa e getta per fare la spesa e la mascherina in tutte le fasi lavorative dove non è possibile mantenere la distanza di sicurezza. Inoltre è prevista la sanificazione dell’ambiente almeno due volte al giorno. Nei piccoli negozi, entro i 40 metri quadri, si deve entrare uno per volta e con la presenza di massimo due operatori. A causa delle lunghe file e per scaglionare gli accessi, si prevede un ampliamento delle fasce orarie. Alla cassa dovrà essere collocato un igienizzante per le mani, da utilizzare anche prima di digitare il Pin del Bancomat.

    POSSIBILE SMALTIRE LE SCORTE IN AZIENDA – Per tutte quelle attività sospese, sarà comunque possibile entrare in azienda per vigilanza, manutenzione, gestione dei pagamenti e per la sanificazione gli spazi. Sarà possibile spedire e ricevere merci, previa comunicazione al Prefetto. Le fabbriche e le attività aperte devono assicurare “prioritariamente la distribuzione e la consegna di prodotti deperibili e dei generi di prima necessità”.

     

    CORONAVIRUS | SPORT E SPOSTAMENTI VIETATI – Cosa invece non cambia. Resta la morsa sull’attività fisica e sugli spostamenti, per altre tre settimane bisognerà dunque rimanere a casa ed evitare gli spostamenti salvo comprovate esigenze lavorative o di altra necessità. Bar, ristoranti, pub, discoteche rimarranno ancora chiusi. Non sarà possibile spostarsi verso le seconde case di vacanza, così come girovagare per parchi e aree gioco. Stop a tutte le attività sportive, anche gli allenamenti dei professionisti. Si può continuare a praticare attività motoria ma solo nei pressi della propria abitazione, da soli e mantenendo la dovuta distanza di sicurezza.

    INGRESSO NEL PAESE – Chi rientra dall’estero in Italia avrà l’obbligo di isolamento fiduciario anche in assenza di sintomi. Inoltre è prevista la possibilità di transiti per lavoro massimo per 5 giorni (72 ore prorogabili di 48). Per la partenza dall’estero, bisognerà consegnare una dichiarazione ai vettori che dovranno misurare la temperatura e bloccare il viaggio di chi ha la febbre. Lo stop vale anche per le navi da crociera.

     

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