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    Il Comune di Verona vuole uscire dall’Unione europea

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 1 Lug. 2020 alle 07:51

    Comune di Verona vuole uscire dall’Unione europea: proposto referendum

    Il Comune di Verona ha aderito a un’iniziativa che ha l’obiettivo di proporre un referendum per far uscire l’Italia dall’Unione europea: la denuncia è arrivata dal gruppo consiliare di minoranza del Pd, che ha criticato la scelta dell’amministrazione guidata da Federico Sboarina (Forza Italia). “Leggiamo dal portale Internet ufficiale che ‘Il Comune di Verona ha aderito all’iniziativa sostenuta dal Comitato promotore ‘Libera l’Europa – UEXIT’, a favore di un progetto di legge di iniziativa popolare’ finalizzato all’indizione di un ‘referendum di indirizzo sul recesso dello Stato dall’Unione Europea’”, scrive in una nota il gruppo consiliare dem, che presenterà un’interrogazione all’amministrazione comunale per “giustificare i motivi di tale adesione”, chiedendo di correggerla con una formulazione più adeguata.

    La proposta per un referendum sull’uscita dell’Italia dall’Unione europea è stata avanzata da 14 professionisti romani: “Ma a capo del movimento – precisano i consiglieri di minoranza Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani – c’è il solito Vittorio Sgarbi. L’iniziativa è appoggiata da parte dell’ultradestra radicale e sovranista e dal Movimento Stop Euro”. Il movimento di Sgarbi sta dunque raccogliendo le firme necessarie per richiedere il referendum, ma l’improvviso endorsement politico della giunta veronese all’iniziativa ha fatto storcere il muso ai consiglieri di minoranza: “Finché si parla di dare la disponibilità ad una richiesta di democrazia, per quanto balzana, presentata nei termini previsti dalla nostra Costituzione, è un conto. Ma che il Comune di Verona, città da sempre aperta aperta all’Europa e al mondo, fornisca un’adesione politica ad una iniziativa simile, è inaccettabile”.

    “Altri Comuni, da Milano a Bologna a Reggio Emilia – conclude la nota del gruppo consiliare del Pd – hanno democraticamente messo a disposizione il servizio di certificazione delle firme presso i propri Urp, ma nessuno lo ha fatto con la formula dell’adesione. Sboarina dovrà tra l’altro spiegare ai veronesi che le decine di milioni di euro che arriveranno a fondo perduto ai veronesi dall’Europa tramite il Recovery Fund, lui non li vuole”.

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