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    Conte: “Cannabis light non è all’ordine del giorno”

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 9 Mag. 2019 alle 18:13

    Cannabis light Conte | Il caso cannabis light tiene banco da alcune ore, e ha già fatto scontrare Salvini e Di Maio. Ma il premier Conte taglia corto: “Ho un’agenda con un’ordine del giorno molto fitto, questo non è all’ordine del giorno”, ha risposto il presidente del Consiglio a chi gli chiedeva quale fosse la sua posizione sulla cannabis light.

    Il ministro Salvini aveva annunciato di voler chiudere tutti i cannabis light shop, nell’ambito della sua “guerra alla droga”.

    “Quella di Macerata è la prima provincia italiana libera dai negozi di cannabis e per fortuna il modello Macerata è sano”, ha detto il ministro degli Interni e vicepremier Salvini, parlando ai giornalisti davanti al negozio Tutto Canapa, uno dei due negozi chiusi dal questore Antonio Pignataro.

    “La droga fa male, senza distinzioni e lo spaccio è legato alla malavita. Dire ai ragazzi che ci sono droghe che fanno bene è una follia”, ha detto il vicepremier.

    “Il problema è che in quasi tutti i casi in cui ci sono dei controlli vengono trovate sostanze stupefacenti che vengono cedute, anche a minori: fosse per me, e questo riguarda anche l’alcol e i super alcolici, chi vende a minori e sostanze che potrebbero far male dovrebbe avere l’attività chiusa. Se, invece, qualcuno fa il suo lavoro non ha nulla da temere, ma se la finanza e i carabinieri quando controllano trovano di tutto, evidentemente hanno una ragione di farlo”, dice ancora Salvini.

    Perché Salvini vuole chiudere i negozi di cannabis light?
    “Salvini non sa contrastare il mercato nero della droga e se la prende con i nostri negozi di cannabis light”
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