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    Ballottaggi elezioni comunali 2019 | I comuni al voto | Quando si vota | Come si vota

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 4 Giu. 2019 alle 19:43 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 01:12

    Ballottaggi elezioni comunali 2019 | Quando si va al ballottaggio | I capoluoghi al ballottaggio | Come si vota

    Ballottaggi elezioni comunali 2019 | Sono 136 i comuni che il 9 giugno andranno al ballottaggio per le elezioni amministrative. Di questi, 15 sono capoluoghi. (Qui l’elenco completo dei comuni al voto)

    I capoluoghi al ballottaggio

    I 15 capoluoghi al ballottaggio domenica 9 maggio sono Avellino, Campobasso, Potenza, Ascoli Piceno, Biella, Cremona, Ferrara, Foggia, Forlì, Livorno, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Verbania, Vercelli. Nella maggior parte di questi la sfida sarà tra centro destra e centro sinistra. Il Movimento Cinque Stelle è riuscito ad arrivare al secondo turno solo a Campobasso. Ad Avellino invece entrambi i candidati che si sfidano al ballottaggio sono sostenuti dal centro sinistra.

    >> Qui tutti i risultati del primo turno del 26 maggio

    Quando si va al ballottaggio 

    Il voto è previsto per domenica 9 giugno, due settimane dopo il primo turno del 26 maggio, dalle ore 7 alle ore 23.

    I capoluoghi che non sono andati al ballottaggio

    Alcuni capoluoghi che il 26 maggio scorso erano stati chiamati al voto non hanno avuto bisogno di ricorrere al ballottaggio poiché il sindaco è stato eletto già al primo turno. Tra questi vi sono Firenze, Bari, Perugia e Bergamo, dove sono stati riconfermati Dario Nardella, Antonio Decaro, Andrea Romizi e Giorgio Gori.

    Ma anche Lecce, dove è stato confermato il sindaco uscente Carlo Salvemini. Anche a Modena è stato riconfermato al primo turno Giancarlo Muzzarelli, mentre a Pesaro un secondo mandato per Matteo Ricci. A Pavia ha vinto al primo turno Fabrizio Fracassi. A Pescara vince il candidato del centrodestra Carlo Masci.

    A Vibo Valentia vince Maria Limardo, sostenuta dal centrodestra.

    Ballottaggi elezioni comunali 2019 | Qui tutti i capoluoghi al voto

    Potenza

    A sfidarsi saranno Mario Guarente, centrodestra, 44,73% e Valerio Tramutoli, sostenuto da due liste civiche, 27,41%. Qui i risultati del primo turno

    Campobasso

    È l’unico capoluogo in cui il candidato del M5s è arrivato al secondo turno. Il grillino Roberto Gravina (29,41%) sfiderà Maria Domenica D’Alessandro, del centro destra. A questo link i risultati del primo turno

    Ascoli Piceno

    Nel capoluogo marchigiano tocca a Marco Fioravanti, centrodestra, con il 37,38%, e Piero Celani, sostenuto da Forza Italia e liste civiche, 21,43% al primo turno. Qui i risultati del primo turno

    Avellino

    La sfida interna al centrosinistra vede la sfida tra Luca Cipriano (32,5%) e Gianluca Festa (28,6%). Qui i risultati del primo turno

    Biella

    La sfida è tra il candidato del centrodestra Claudio Corradino, che ha ottenuto il 39,95% dei consensi, e Donato Gentile, sostenuto da liste civiche. A questo link i risultati del primo turno

    Verbania

    Nel capoluogo di provincia piemontese la sindaca uscente Silvia Marchionini, 37,5%, sfida il candidato del centrodestra Giandomenico Albertella, 45,81%. Qui i risultati del primo turno

    Vercelli

    La sindaca uscente Maura Forte, Pd, che ha ottenuto il 24,66% si confronterà con Andrea Corsaro, il candidato del centrodestra e già sindaco, che al primo turno ha ottenuto il 41,89%. A questo link i risultati del primo turno

    Cremona

    Gianluca Galiberti, 46,37%, centrosinistra si confronterà con Salvatore Malvezzi, 41,65%, centrodestra. Qui i risultati del primo turno

    Ferrara

    Qui la sfida è tra Alan Fabbri, 48,44%, centrodestra, e Aldo Modonesi, 31,75%, centrosinistra. A questo link i risultati del primo turno

    Foggia

    Nel capoluogo di provincia pugliese la sfida è tra Franco Landella, 46,11%, centrodestra, e Pippo Cavaliere, 33,71%. A questo link i risultati del primo turno

    Forlì

    La sfida vede il confronto tra Gian Luca Zattini, 45,8%, centrodestra, e Giorgio Calderoni, 37,21, centrosinistra. Qui i risultati del primo turno

    Livorno

    Luca Salvetti, 34,2% andrà al ballottaggio contro Andrea Romiti, centrodestra, 26,64%. A questo link i risultati del primo turno

    Leggi anche: La città culla del Pci per la prima volta nella storia potrebbe svoltare a destra

    Reggio Emilia

    Il candidato del centro sinistra Luca Vecchi ha sfiorato la vittoria al primo turno con il 49,13%, e ora dovrà vedersela con Roberto Salati, centrodestra, al 28,22%. A questo link i risultati del primo turno

    Prato

    Matteo Biffoni, centrosinistra, sfida con il 47,16% Daniele Spada, centrodestra, 35,12% al primo turno. A questo link i risultati del primo turno

    Rovigo

    Monica Gambardella, centrodestra, 38,17% dei voti, sfida Edoardo Gaffeo, centrosinistra, 25,42%. Qui i risultati del primo turno

    Come si vota ai ballottaggi amministrative 2019

    Il secondo turno è previsto nei comuni superiori a 15mila abitanti, nel caso in cui nessun candidato abbia ottenuto la maggioranza assoluta, o in caso di parità. Nei comuni con meno di 15mila abitanti invece non è previsto il ballottaggio e viene eletto sindaco il candidato più votato al primo turno.

    Al ballottaggio di domenica 9 maggio, nei comuni superiori ai 15mila abitanti l’elettore può votare per una lista attribuendo il voto anche al candidato sindaco collegato (tracciando il segno sul relativo contrassegno di lista) oppure può votare solo per il candidato sindaco non esprimendo la preferenza per alcuna lista.

    Alle elezioni amministrative è ammesso il voto disgiunto: si può votare per un candidato sindaco e per la lista ad esso collegata o in alternativa può votare per un candidato sindaco e per una lista non collegata.

    Nei comuni più popolosi di 15mila abitanti è eletto sindaco il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi, se nessun candidato riesce a ottenerla si procede al ballottaggio a cui partecipano i due candidati più votati alla prima tornata e risulterà eletto il candidato che avrà ottenuto la maggioranza relativa. Non sono ammesse al riparto dei seggi le liste che abbiano ottenuto meno del 3 per cento dei voti.

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