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    A San Severo si festeggia un boss. Ma in Italia si fanno multe a chi passeggia per strada

    Di Giulio Cavalli
    Pubblicato il 20 Mag. 2020 alle 11:33 Aggiornato il 20 Mag. 2020 alle 15:14

    Qui una volta erano forze dell’ordine dappertutto. Non potevi permetterei una passeggiata o una pisciata di cane che venivi assalito da forze speciali via aria e via terra e se ti andava malissimo anche una bella telecamera puntata in piena faccia per mandarti in diretta su qualche trasmissione nazionale. L’Italia della fase 2 ha allentato le fila del controllo di polizia e a San Severo, provincia di Foggia si è trovato subito il tempo per 300 persone di festeggiare (con festeggiamenti non autorizzati) la Madonna del Soccorso ma soprattutto, per rendere omaggio al boss Michele Russi, detto Coccione. Che dietro ai santi si nascondano spesso gli omaggi ai boss deceduti è il segreto di Pulcinella che solo i mafiosi continuano a sventolare per difendersi.

    Così ovviamente, dopo l’accensione di mortaretti e l’assembramento di impavidi senza mascherine e senza rispettare il distanziamento (il tutto condito dal passaggio di una pattuglia della Polizia che non sembra interessarsi all’accaduto) il sindaco Francesco Miglio ha deciso di informare il prefetto chiedendo di aprire un’indagine. E che fa Antonio, il figlio del boss Michele Russi? Si piazza su Facebook e comincia a minacciare il sindaco di San Severo per avere denunciato la situazione: “Tu a mio padre devi lasciarlo perdere. Tu e la legge, lasciatelo perdere. Ma veramente dobbiamo fare i cattivi?”, ha detto Russi pensando probabilmente di essere il protagonista ci qualche brutta fiction di mafia. Inutile specificare che il video abbia raccolto decine di like e di commenti. “Ti metto le mani addosso, ti sbatto la testa contro il muro”, ha insistito il figlio del boss precisando che però le sue parole “non sono una minaccia perché non sono abituato a minacciare le persone”. Sì, ciao.

    Ora sarebbe da capire se lo Stato, quello Stato che ha usato il pugno durissimo contro i corridori e contro i passeggiatori con cane ora si renda conto che entrare nella fase 2 significhi ritenere inaccettabile che persone più o meno legate alla criminalità organizzata possano liberamente occupare un quartiere violando le regole e addirittura arrivando a minacciare pubblicamente un sindaco. Sarebbe da capire se quei politici che giocano a fare i duri e puri ora avranno la mano pesante per intervenire in una situazione e soprattutto se quell’estesa capacità di controllo dispiegata nelle settimane scorse ora funzionerà anche per chi contravviene le regole alla luce del sole. La mafia è peggio del virus, o no?

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