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Da Avanguardia Nazionale a Forza Nuova: il romanzo dell’estrema destra italiana

Immagine di copertina
Giovani di estrema destra da vanti la facoltà di Giurisprudenza della Sapienza, nel 1970. Credit: Contrasto (immagine di repertorio)

Sul quinto numero del nostro settimanale, in edicola dal 15 ottobre, il vicedirettore Luca Telese ripercorre la storia dei movimenti neofascisti, da Avanguardia Nazionale a Forza Nuova. Fra politica, terrorismo e servizi segreti, la strategia è sempre stata la stessa: camuffarsi dentro gli altri movimenti

La prima scena di questo romanzo nero sembra un film alla “Vogliamo i colonnelli”, ma è vera. Attenzione alle date: luglio del 1964. Ben 14 anni prima del sequestro di Aldo Moro (e, non a caso, dopo che è nato il primo centrosinistra) nella sede di Avanguardia Nazionale, una delle più importanti organizzazioni neofasciste dell’epoca, entra un signore che si qualifica come esponente dei servizi segreti. Chiede di parlare con il leader indiscusso, Stefano Delle Chiaie detto “Er caccola”.

Gli dice: «Bisogna sequestrare Moro per impedirgli di formare il suo nuovo governo. Siete in grado di farlo?». Se posso scriverlo, non è perché sia in qualche oscuro documento, o ne parli un pentito. Ma perché a raccontarmelo – eravamo seduti al tavolino di un bar di Prati, nel 2008 – fu lo stesso Delle Chiaie…
Continua a leggere l’articolo sul settimanale The Post Internazionale-TPI: clicca qui.

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