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    Renzi e Salvini flirtano: cosa c’è dietro la strana convergenza

    Al di là delle smentite, qualcosa si muove: è il tempo dei nemici che diventano amicissimi, per la propria sopravvivenza. Il commento di Giulio Cavalli

    Di Giulio Cavalli
    Pubblicato il 18 Dic. 2019 alle 13:01

    Renzi e Salvini flirtano: cosa c’è dietro la strana convergenza

    Che si annusino da un po’ ormai è chiaro a tutti, anche se i diretti interessanti continuano a smentire (non troppo convintamente, per la verità) e anche se poi davvero pare si siano incontrati fisicamente a casa di Verdini o in una casa qualsiasi.

    Matteo Renzi e Matteo Salvini hanno interessi convergenti (ed è lecito che sia così) e inaspettatamente non sono così lontani come si potrebbe immaginare: da una parte Renzi si ritrova a dover elemosinare una legge elettorale che gli permetta di rientrare in parlamento con una soglia di sbarramento molto bassa (sono lontani i tempi del 40 per cento, anche se vengono sventolati ogni giorno) e confida in Salvini come alleato per chiedere un proporzionale accessibile mentre dall’altra parte il leader della Lega sa bene che potrebbe essere proprio Renzi a fare cadere il governo e a regalargli le tanto agognate elezioni.

    Ma non è tutto: la svolta responsabile e governista di Salvini nasconde anche la paura che sibila nei suoi gruppi parlamentari di una tegola giudiziaria che viene bisbigliata in certi ambienti: i giornali di destra ovviamente hanno già suonato l’allarme (ché non si sa mai, così è già pronto l’attacco alla magistratura) e anche Renzi sa bene che al di là della sua chiassosa difesa nell’indagine sulla fondazione Open potrebbero uscire particolari che potrebbero danneggiarlo.

    Ecco quindi i due Matteo, quelli che apparivano così lontani, improvvisamente così vicini e quasi convergenti. Alla velocità della luce cambia anche la posizione della Lega sull’Europa: “Io voglio credere ai capi della Lega che evidentemente hanno superato la sbornia antieuropeista del no al Mes, visto che sono arrivati a proporre un governo di unità nazionale. Una simpatica tarantella… Se davvero hanno voglia di essere seri e responsabili verso questo Parlamento, votino il nostro piano choc per sbloccare 120 miliardi per i cantieri”, ha detto Renzi in Senato.

    E Giorgia Meloni non ha preso benissimo questo colpo di fulmine tra i due Mattei: “È una proposta incomprensibile, che peraltro Salvini ha fatto a Pd e M5s prima di sottoporla a noi, i suoi alleati. Mi sembra un modo alquanto strano di tenere i rapporti nella propria coalizione”, ha detto la Meloni sulla proposta di Salvini di avere un governo di salute nazionale con tutti dentro.

    Insomma, al di là delle smentite, qualcosa si muove: è il tempo dei nemici che diventano amicissimi, per la propria sopravvivenza.

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